PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 26/09/2008
In principio era l'addizione,
c'era Tempo
e il Tempo andava piano.

Un minuto, più un minuto,
più un minuto.
Aspettare la fine della scuola,
poi la ragazzina per baciarsi sul porto,
poi gli studi, il lavoro...
Un ora, più un mese,
più anni e anni...

Poi venne la moltiplicazione.
Prima eri solo, poi due, poi quattro
e ancora tanti e tanti.

Poi la sottrazione :
sempre di meno il tempo che resta,
sempre di meno.

Infine la divisione
dalle persone che ami.

In noi c'era la vita
e la vita era la luce degli uomini...
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Jul

E' la malinconia estrema del tempo che passa,tutto passa, noi lasciamo qualche cosa? Un granellino forse di ricordo. Un carissimo saluto BuonSignorFernando. Jul

il 26/09/2008 alle 21:17

matematicamente geniale complimenti nuovo poeta del sito, fai un salto a leggermi ci terrei

tenks

il 26/09/2008 alle 21:32

tanta verità nella tua ,con il tempo che passa cambia il tempo che resta,salutoni.

il 26/09/2008 alle 21:44

Perchè l'incipit e la chiusa sono imperfette? nn si sono del tutto compiute?

smack
liz

il 26/09/2008 alle 22:22

Ogni operazione è condotta col massimo rigore, con il desiderio di appuntare negli occhi il risultato, l’unico elemento da valutare a da non dimenticare.
Ciao
mati

il 26/09/2008 alle 23:37

sintesi con chiusa direi..positiva...simpatico il tuo calcolo e il percorso poetico..anna

il 27/09/2008 alle 08:32

il desiderio di ritornare semplici è grande ,che ci dia la forza per vedere ,ciao ariele

il 27/09/2008 alle 08:40

Mi ha fatto sorridere il tuo vangelo quello che non capisco che molti poeti di questo sito temono così
tanto il tempo che passa,la vecchiaia.Non è una malattia è una condizione della vita.Siamo stati giovani prima.Ti assicuro che la mia vita è stata dura,qualcuno una volta conoscendola mi ha detto:se tu scrivessi un'autobiografia sarebbe altamente drammatica...Io non so scrivere.Ma tutte
le difficoltà superate hanno fatto di me la persona che sono ora: sono contenta di mangiarmi un bel gelato insieme ai miei nipoti, gioco con loro a cuscinate e a nascondiglio e logicamente vincono sempre loro e ridiamo,ridiamo...Faccio lunghi viaggi con mio marito da soli e anche se non ci teniamo per mano ci amiamo e ci divertiamo.La mia nipotina adolescente di 16 anni ogni tanto mi dice: nonna preparati che andiamo in centro a fare compere:lei compra e io pago.La mia casa è sempre un via vai di nipoti e amici che usano il mio computer, il mio televisore il mio forno a microonde per farsi i popcorns che finiscono sempre metà sul pavimento.E così mi sento più giovane e più contenta di quando ero giovane.Aprezzo ogni giorno che il buon Dio mi regala senza più pensare al passato o alla morte,si sa,dobbiamo morire ma non possiamo rovinarci quello che ci rimane da vivere per paura di morire.Comunque bravo e cari saluti,T.

il 27/09/2008 alle 09:32

affascina la distorsione spazio tempo che hai immaginato...un ricordare che accelera al contrario ed in maniera non lineare per finire al punto di partenza. Il presente.

il 27/09/2008 alle 12:01

affascina la distorsione spazio tempo che hai immaginato...un ricordare che accelera al contrario ed in maniera non lineare per finire al punto di partenza. Il presente.

il 27/09/2008 alle 12:02

Del tuo testo condivido il verso finale: la vita era la luce degli uomini. Per quel che riguarda il resto della tua composizione, non mi piace, perché sono sempre stato contrario all'interpretazione della vita, come il semplice paradigma di operazioni aritmetiche. Penso invece, che la vita sia un continuo cammino verso la Perfezione ... Saluti, Manu.

il 27/09/2008 alle 17:51