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Pubblicata il 11/08/2002

Vengo da una terra arsa dal sole
e corrosa dal sale,
tra boschi ombrosi di querce antiche
e un mare più azzurro del cielo;

Il Carso biancheggia
tra terre rosse e spiagge deserte
con le fronde dei lecci
a carezzare l’acqua più chiara
di un mattino nuovo di zecca

Carso, landa dura, inospitale,
pioggia e vento ne cambiano il volto,
così il mio cuore, in cui il tempo
ha scavato solchi profondi.

Poi la neve è scesa
fiocco dopo fiocco, come piccoli baci,
gelando la pietra ed il cuore,

Una quiete eterna
una pace fredda, rassegnata,
finché un raggio di primavera
ha sciolto il gelo e negli anfratti scabri
un seme si sveglia

Il Carso si colora,
vento e petali e profumo d’erba
ed un fiore tra i solchi profondi
guarda il sole,
Così il cuore.
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