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Pubblicata il 18/08/2007
cuore zingaro, segreto del silenzio, lacrima d’oro
di un sole che asciuga le ciglia ai poveri:
tu indichi al mio io quel varco all’orizzonte,
la strada tra due monti, l’oltre,
la continuazione
possibile e impervia del mio sogno;
cuore zingaro, ho sciolto le catene,
gettato ogni timore, scagliato tra le ortiche
sillabe perplesse tra le labbra mute
e adesso canto; sottili note
tessono volute controvento,
tenui, flautate note
come piume immacolate
solleticano il profilo, asciugano le guance:

pallido è il volto e la fronte stanca,
ma una brezza leggera
apre la gonna come una corolla:
ogni piega un sospiro segreto, una foglia
che rotola piano, e il profumo del tempo
mi bacia la mano:
cuore zingaro, regalami magia,
soffia sulla polvere
ancora calda di dolore
e dammi il bianco della neve
per spegnere l’inferno, per cancellare orme
impresse sopra il fango;
inafferrabile cielo di chi prega, di chi non vola
- le ali inchiodate
come braccia in croce -
cielo, non essere lontano,
lasciami come lampada una stella
affinché quand’è buio schiarisca l’orizzonte:
da troppo tempo è morto il mio domani…
fa’ che le giunga questa voce
e che dentro mi possa illuminare…
Fa’ che tutto si cancelli per sempre, o per sempre
germogli la vita, come innesto
del possibile su un ramo

Rosanna Spina
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Molto bella! Ciao da Giorgio

il 19/08/2007 alle 07:55

Ciao Giorgio, ti ringrazio di aver letto e commentato.
Buona giornata di sole!
Rosanna

il 19/08/2007 alle 09:33

Versione riveduta:




Cuore zingaro, segreto del silenzio,
lacrima d’oro che asciuga ciglia ai poveri:
tu indichi il varco all’orizzonte, la strada
tra due monti, l’oltre,
la continuazione
possibile e impervia del mio sogno…

Voce zingara ho sciolto le catene,
sillabe perplesse ho scagliato tra le ortiche
e adesso canto: sottili note
tessono volute controvento, tenui,
flautate note come piume immacolate
asciugano le guance…

Pallido è il volto e la fronte stanca,
ma una brezza leggera
apre la gonna come una corolla:
ogni piega un sospiro segreto,
una foglia rotola piano, e il profumo
del tempo mi bacia la mano…

Cuore zingaro, regalami magia,
soffia sulla polvere ancora calda di dolore,
da troppo tempo è morto il mio domani…

Inafferrabile cielo di chi prega, ma non vola
fa’ che tutto si cancelli per sempre,
o per sempre germogli la vita

come innesto
del possibile su un ramo



il 19/08/2007 alle 10:11

Ciao,

devo dire che gia' dal titolo svelava il seguito
il mio commento "ovviamente da lettore"...
è che la prima versione mi piace di più !

Ma tu sei una "perfezionista" lo so;
la seconda versione sebbene piu scorrevole la trovo purificata dall'instintività.

comunque ... il voto è 5 ( per l'originale).
Tu sei severa e imparziale pure con te ... ciao un abbraccio, armando !

il 19/08/2007 alle 11:25

Hai detto bene: "Severa e perfezionista" anche con me stessa, ma aggiungiamoci anche dolce, più di quanto non sembrerebbe :)))

Vuoi sapere la mia? Nessuna delle due versioni mi piace, ma non potrebbe essere altrimenti, le due poesie di ieri sono entrambe nate quasi sulla tastiera, ed entrambe dal bisogno estremo di dire, dirmi, dirvi che...
ma avolte sarebbe melio lasciar maturare il silenzio.

Ti ringrazio, Armando, un abbraccio.

Rosanna

il 19/08/2007 alle 15:22

Una preghiera che prende forma di intimo racconto e che tende alla luce della vita con mani aperte alla speranza.
Un pensiero, mati.

il 19/08/2007 alle 16:43

Ti ringrazio del tuo pensiero come della tua lettura, un sorriso per te.

Rosanna

il 19/08/2007 alle 16:50

preferisco il..trapianto
scorre meglio
la prima era un ciack..
acciaccato
la seconda ..si gira!
tenetrei iil terzo ciack..
ma gia è un buon film,...

il 19/08/2007 alle 21:42