PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 10/12/2005
Non sono cambiato;
averti fatto del male non mi ha affatto turbato.
La pietà che m’implori, povero pazzo,
ti aspetti che intenerisca il demonio? Sul male assoluto?
Ti illudi, povero uomo mortale,
che la tua fede e le tue ridicole preghiere
Possano salvarti?
La tua battaglia è persa, così come la tua vita,
e la tua anima che mi accingo a fare mia.
Muori!!!
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Solo il muori finale con quei puntini esclamativi non mi convince. Il resto è verità assoluta, la morte non ha mai pietà e per quanto e per quante volte possa farci del male non ne avrà mai abbastanza poiché è il suo e il nostro destino a volerci mortali.
Infatti noi siamo esseri mortali, più vicini alla morte dunque che alla vita eterna. L'anima forse...l'anima ancora...l'anima...Ciao poeta.

il 10/12/2005 alle 19:41

E' un ciclo che giunge alla sua fine, nel bene e nel male, inattesa o preannunciata che sia. Dolorosa per chi rimane e silenziosa per chi trapassa la sua linea di confine.
Anche se non potrà mai possedere in assoluto la nostra anima, perchè una parte di lei rivivrà sempre nei ricordi e nei cuori di chi ha amato.
E sempre un piacere leggerti, un abbraccio

il 11/12/2005 alle 15:56

in realtà questa doveva essere la lettera di un assasino
inizio di un libro che non ho mai scritto. l'ho cambiata un pochino e poi l'ho messasul sito. sì forse l'ultima parola è un po forzata ma mi andava di no alterarla troppo
è sempre un piacere leggere i tuoi commenti

il 11/12/2005 alle 18:18

per me è sempre un piacere trovare i tuoi commenti
un ciclo la vita la morte un ciclo o un continuo? un divenire nel tempo altro? chi lo sa solo alla fine della nostra avventura sulla terra sapremo cosa ci attende quando avremo chiuso gli occhi per l'ultima volta. quando questo avverrrà potremo realmente dire e pensa re ecco sono arrivato.

il 11/12/2005 alle 18:21

La tua poesia è molto bella, molto forte. Io credo, però, che la morte possa essere anche dolce non così spietata. Nel Cantico, San Francesco la chiama sorella. Infondo non è altro che uno dei momenti, quello conclusivo, del nostro cammino. E' qualcosa di naturale, come la nascita, come l'amore. Ciao. Marina

il 11/12/2005 alle 22:41

Certo io ho solamente rappresentato un lato un pochino orripilante e leggermente moir della morte che considero anche io come l'inizio di qualcosa.

il 11/12/2005 alle 22:59

La morte è spietata, non scende a compromessi, ma sappiamo che arriverà e quindi dobbiamo cercare di non smarrirci troppo al suo arrivo, convinti che qualcosa oltre ci sarà.
Ciao, mati

il 18/12/2005 alle 21:35

Penso anche io che tutto non posa finire nell'attimo in cui ci addormentiamo per sempre, almeno lo spero, intanto dipingo allegorie varie della morte magari così fa meno paura ciao poetessa

il 18/12/2005 alle 23:35

Affascinante la morte.
Può essere una presenza spietata e dura opppure una compagna di viaggio discreta e paziente che sa che alla fine avrà il suo giusto tributo da incassare.
Mi piace.
E mi piace il tuo nik.
Un saluto.
nicky

il 30/05/2006 alle 14:32