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Baci di cartavetro
e sorrisi crepati
su affreschi in restauro,
dipinti su visi assonnati,
d'anime morte anzitempo,
musiche d'abisso evocato,
aperte le danze lascive
della Maschera Rossa.
Navigare le vele nere
di occhi persi d'oscuro,
fra ali di porpora e seta
che non velano ventri
e pensieri sfacciati,
languide labbra gettate
in sorrisi di sangue
di truccati tramonti,
mani di raso a graffiare
come scorpione irritato,
schiene piagate da schegge
di sogni infranti e perduti,
mentre la luce si attenua,
creando attori dell'ombra,
e senza rimpianto, scompare.