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Pubblicata il 12/06/2004
Ti ho visto sorridere nel riflesso della luna,
immaginavo che, al mio fianco,
disegnassi fiori sulla sabbia umida di settembre.
Vedevo i tuoi capelli che,
come un velo,
celavano il tuo sorriso bambino
mentre, con dita morbide e delicate,
giocavi col mistero della mia vita.
Fantasma evanescente il mio desiderio quell'estate,
fu caldo abbraccio in una notte senza stelle
e senza cuore.
Dolce vagare di uno spirito ribelle
e tristemente inquieto,
in giorni generosi di riposo e
in notti parche di ricerca.
Sogno di un'oscurità mai sopita,
voce soave di un cantore senza fiato,
fu illusione breve e mordace di una completezza distante
e di un'anima che reclamava a gran voce
la sua inafferabile leggerezza di vivere.
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