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Utente eliminato
Pubblicata il 28/03/2004
Dietro occhi assonnati
La Veglia ora indugia mentr’ella attende
Sorta di lento indefinito tempo nuovo
Veglia che si apposta davanti al Buio
E bussa al tuo cuore.
Dietro tua fragile qui volontà
Pensiero senza catene
Che brusio nella tua mente...
In un momento —
Serri le palpebre –
Finché la pioggia ti raggiunge
… Pioggia di sensazioni
che invitato non ho e tuttavia —
Mio malgrado esse
arrivano in sordina
E impostano l’orme in questa terra-di-nessuno
In un sussurro —
Scuoti il tuo dolore –
Fa in modo di ___ mettere in IGNORE
rivi di tenera ed
Irrequieta nostalgia.
Ombre che danzano mentre ti rimandano
A quello che tu sei
Muto colloquio
risonante nel Buio
Parole silenti si palesano incautamente
E sfidano le tue corde
così arrivano serpenti sinuosi alla mente
Qui è del regno l’avvento
Di crudele slealtà
Qui il sole non sorge
Un’ombra solamente
Che si muta in un sogno
Solo un’Illusione che si traduce in Perdita.
Qui è l’avvento del Regno
Di Mondo Irreale.


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Vedo che hai molta esperienza Sissi, delle chat...
Io ne ho fatte pochissime e quasi sempre con persone molto conosciute.
Una telefonata praticamente e quasi mai nulla d'irreale

Mi piace molto come l'hai descritto, oltre che d'esperienza me sembri anche carica di ( può esser solo mia impressione però ) disillusione.

UN abbraccio
L.

il 28/03/2004 alle 13:39

L'ho letta questa mattina... in prima lettura mi aveva lasciato dubbioso... forse il titolo, forse l'argomento... ma in effetti ne hai parlato in modo molto lirico, antitetico rispetto al linguaggio essenziale e frusto di questo nuovo modo di comunicare... ne hai parlato in modo antico e coinvolgente, con padronanza lessicale e ne hai fatto un bel quadro d'autore.

Un caro saluto

Axel

il 28/03/2004 alle 17:12