Per Te che con il pennello
Suoni la vita
Dipingendo i tuoi arabeschi sogni
Per Te che con lo sfiorar di tasti
Parli del mondo
Suonando le tue malinconiche note
Per Te che or anche con parole
Dipingi la rabbia
Scrivendo d’urla silenziose
Vorrei una macchina del tempo
per inviarti tra dame,
cavalieri d’altri tempi
e lì, incantando draghi,
provocando mille tenzoni,
son certo saresti musa
di giocolieri, poeti e Nobil padroni.