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Pubblicata il 05/06/2012
Vivi di luce riflessa
nella tua pallida sfera,
rotondità manifesta
di splendente purezza.

Muta te ne stai,
madre antica,
a mirare i frutti
della tua magnetica influenza.

Osservi, col tuo volto rugoso,
la terra, primitiva tua genitrice,
e soffri delle speranza tradite
di un'umanità perdente.

O testimone solitaria
del ciclico cammino di vite,
una lacrima di stelle
s'innalza dal tuo sterile corpo
e feconda il mio sentire.
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