Vivi di luce riflessa
nella tua pallida sfera,
rotondità manifesta
di splendente purezza.
Muta te ne stai,
madre antica,
a mirare i frutti
della tua magnetica influenza.
Osservi, col tuo volto rugoso,
la terra, primitiva tua genitrice,
e soffri delle speranza tradite
di un'umanità perdente.
O testimone solitaria
del ciclico cammino di vite,
una lacrima di stelle
s'innalza dal tuo sterile corpo
e feconda il mio sentire.