PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/08/2011
In una valle d’Italia, è poco dire bella,
c'è un uomo, a caso dico Pietro,
posato sopra un cedro.
Digiuna che bellezza
da venti giorni e metri d'altezza.

Non è esibizionista è solo pacifista.

Quando cammina lo fa a piedi scalzi
capelli al vento,
con delle trecce d'aglio in mano,
verso i blindati,
prima di essere fermato.

Gli abitanti della Valle sono stanchi,
non vogliono che tocchino la montagna,
zeppa di amianto,
con un buco senza fine
come scavato da vermi.

Non serve a niente e a nessuno
che non sia “speculante”.
Costa ventidue miliardi di euro,
dicono i cosiddetti governanti
che sorridenti,
li stanno bruciando mentre stiamo fallendo.

gliestetistidelcasonmsagosto2011
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Almeno posso dire di non essere solo con cotanta condivisione...
"...farò ponti...eccellenza, non abbiamo burroni...vi farò anche quelli!"
grazie con un sorriso amaro
ti abbraccio
ninomario

il 18/08/2011 alle 12:35

Forte e d'impatto, una poesia bella che con il suo velo ironico nasconde una grande verità.
Ciao a rileggerti,
con affetto
Andrea.

il 18/08/2011 alle 14:18

è sensibilità al giusto
affetto
ninomario

il 18/08/2011 alle 15:06

grazie per la non facile condivisione
ti abbraccio
ninomario

il 18/08/2011 alle 17:28

L'uomo che sta sul cedro o sul sicomoro è un uomo che tenta di vedere le cose da un'altra prospettiva. Ma l'uomo che non si eleva è destinato ad essere considerato come una cosa inutile (il riferimento è alla nostra gaudente classe pollitica). Un saluto, Fabio.

il 18/08/2011 alle 23:43

Quanto bellamente da te precisato è valido per chi, epa prominente e testa leggera, con la sua voracità provoca danno e sofferenza.
Affettuoso abbraccio
ninomario

il 19/08/2011 alle 11:15