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Pubblicata il 15/12/2009
L'amo sprofonda

con impercettibile plof

mentre penso all'odore

delle tue mutande

il bagatto si dimena

in faccia alla trinca

commessa palustre

dietro il vetro ticchettato

da piccole gocce di sbieco

è l'estasi succhiarti lì

abbocco tra i ricami

del tuo reggiseno

e le tue ascelle senza

depilazioni e profumi

della cazzuta moda

non sono un pesce

da boccia dei Luna Park

ammutolisco a fine corsa

con un sorriso al conducente

una strizzatina alle palle vaganti

e il mulinello che riavvolge

il filo del discorso

un'altra pesca miracolosa

solo non siamo riusciti

a trasformare l'acqua in vino

quello l'abbiamo comperato.
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