PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/09/2009
Ogni santo giorno
ti schiaffa addosso la sua mestizia
senza chiederti nulla in cambio
guglie di gelati all'amarena
serenate del mio passero
ti piscio lontano sinfonia
ammantata di sete tibetane
e mi inchiodo alle pareti sbilenche
del mio sotterfugio a zonzo
sul greto lustro nei bordi
sulle spalliere sbuffanti dell'ora
zufolando la mia fanfara preferita
così maledettamente maliziosa
da non accorgermi del fetore repellente
che sibila schifoso dai fori
tubi che si contorcono nella sbroda melmosa
impiccando ogni piccolo albeggiare
antri paludosi che ti succhiano
fino alla penultima scaramanzia
l'impavido sorriso che porto
come malizioso baratto
nei miei cesti intrecciati alla rinfusa
al mercatino delle inezie sgualcite
ha sempre lo stesso acquirente
avvolto da evanescente destino
dal quale spunta come una maledizione
una faccia di merda stagionata.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

carissimo principino, ti dedico l'ultimo verso.

il 13/09/2009 alle 09:12