A volte il sogno può rendere più dolce l'attesa che a volte ti distugge.
La cosa brutta è tornare alla realtà e sapere che si deve ancora attendere...
Bel pensiero.
Alessia
l'attesa può farci sprofondare nel sogno, ma spesso, soprattutto se si attende l'essere amato che ritarda, che non si mostra, è un vero tormento. Ciao. Marina
Fantasticare è sempre una bella cosa... E qualche volta una gradevole fuga, che può arrivare a toccare il reale nel momento in cui il sogno lo trasformiamo in concreto in progetto.
Un caro saluto,
Pau
Grazie Alessia del tuo commento.
E' vero che il fantasticare può rendere più dolce un'attesa "distruttiva"...
Ma, a mio parere, dato che sussiste il sognare, quest'ultimo trasforma comunque il "tutto" in un dolce evento.
La tenacia ha bisogno anche di qualche volo pindarico...
Un abbraccio,
Pau
Ciao Marina...
Le "attese" possono essere di vario genere...
In questo momento della mia via preferisco la dolce immagine di un sogno che mi culli nell'attesa.
Un abbraccio,
Pau
Poche pennellate per un attimo fugente ma cosi' frequente nel nostro vivere quotidiano.....se solo ci fermiamo un attimo a coglierlo.
Il potere maieutico dell'attesa per un parto di progettualita' ...quanto e' bello quest'attimo cosi' sapientemente colto nella sua lenta....immediatezza!
complimenti
un saluto
Bruxio
Grazie ancora.
E complimenti per la tua "percettiva" lettura.
E' proprio così: se solo ci fermassimo un attimo a cogliere questo attimo fuggente!
Un saluto,
Pau
Bellisssimo haiku! Annegato nella speranza di dolci sogni. Un carissimo saluto. Giorgio
Una domandina/constatazione....nei tuoi haiku trovo raramente il riferimento alle stagioni al terzo verso...Libertà creativa o imposizione del sistema che impone le poesie brevi negli haiku? Anche la titolazione è facoltativa?
L'haiku deve contenere il kigo (riferimento alla stagione) ma anche il piccolo kigo (riferimento ad una parte del giorno).
Nel mio caso il "sogno" ha un doppio significato: richiama sia il sogno inteso come desiderio, ma anche il sogno inteso propriamente che di solito si fa mentre dormiamo (e qui il riferimento alla notte)...
Per quanto riguarda il titolo... in realtà gli haiku non andrebbero mai titolati...
Inesperienza primordiale la mia...
E poi i titoli tolgono molta sensibilità e immaginazione al lettore.
Mi ha fatto moooolto piacere questo tuo intervento!
ops....guarda che ti ho riletto tutti gli haiku...siccome la cosa mi intriga, e tu lo sai, spero non ti abbia offesa la mia...voglia di carpire da te.
Carpisci, carpisci... che non mi offendo...
Se hai riletto tutti i miei haiku, avrai sicuramente notato una certa "evoluzione"...
Gli haiku non si "sfornano" così, a chili come il pane!
Tutti gli haiku e i tanka qui pubblicati sono la mia intera produzione in materia... a differenza delle poesie.
:-)
In quanto allo sfornamento a quintalate di haiku mi piacerebbe tanto porre domande a riguardo a tutti coloro che amano questo genere ma...come dice Plotina...non risponderebbero. Quindi sto zitto!
Segui l'esempio di Plotina... che ha scritto più volte a tutti gli amici di Ph!
Se tu hai letto tutte le mie poesie da quando sono tornato...forse sono stato io il primo a "scrivere a tutti"...o no?
meglio in questo caso gli acrostici...così poetizzo sul nome di ogni autore...e tutto è più chiaro a tutti a chi mi riferisco.