PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/09/2007
Adagia la tua mente sul prato,
nel calore delle nostre mani,
mentre le mie mura si chiudono
come guscio solido e fidato
per proteggere le nostre ali
ferite da venti crudeli.

Per obliati sentieri
condurrò i nostri cuori
attraverso le parole riesumate
da tombe senza fiori,
fino alle costellezioni intricate
che ci hanno unito
in una lacrima e in un grido
e attendono, fedeli,
sogni ora prigionieri.
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La prima strofa è di una bellezza tale che mi ci accuccio e mi addormento.

Che pace!

Nella secondaavresti potuto fare meglio.

Fossi in te sforbicerei la seconda strofa in una seconda versione, ma visto l'1 io vado per il 5

Alla faccia!

Un saluto, Rosanna


il 19/09/2007 alle 14:44

Sono contento che ti sia piaciuta. Lo so ma quelle parole sono risultate indispensabili per il significato.

Un saluto

il 19/09/2007 alle 14:45

Onorato del tuo commento, Rosanna!! :)) Mi fa davvero molto piacere. Riguardo il secondo verso, non so se sembra banale ma racchiude un importante significato (non metto mai niente che abbia solo un ruolo estetico, ogni parola è importante innanzi tutto per esprimere il sentimento che provo). Grazie di cuore!! Un saluto

il 19/09/2007 alle 14:48

Non mi riferivo al secondo verso, ma alla seconda strofa


per esempio: invece di "Per obliati sentieri
condurrò i nostri cuori", dove obliati è un po' troppo aulico e in disuso, e dove il portare i cuori assume un tono retorico, che in realtà svia il lettore attento ed esigente dal tuo intento e sentimento, ti sorprenderai tu stesso quando ti verrà una metafora per dire la stessa cosa, ma sicuramente preferirei dimenticati a obliati, se scegli la semplicità.

qui: "attraverso le parole riesumate
da tombe senza fiori", prova a leggere togliendo "le" e senti come scorre meglio alla lettura;
bene le "costellazioni intricate", ma invece "in una lacrima e in un grido", innanzitutto via il secondo "in", e poi è un po' troppo carico, io non mi riferisco al contenuto, ma solo alle parole usate, e telo dico perché vedo che sei sulla buona strada...

Ciao, Rosanna

il 19/09/2007 alle 17:07

Grazie, ad alcune di queste cose avevo pensato subito dopo averla inviata. Altre le prenderò sicuramente in considerazione. Grazie del complimento. Ciao

il 19/09/2007 alle 17:46

E' molto bella...
sembra un abbraccio caldo e confortevole...
io non cambierei una virgola: scivola così bene...questa carezza.

...e poi mi domando: quando si scrive con impulso e sentimento, come si fa a dire all'amima...invece di quella parola usa questa...si può?

Anzi, si deve?

Io nn credo.

Alla prossima.
alma

il 19/09/2007 alle 18:41

Marcuccio questa è splendida...ci sono certe immagini suggestive bellissime!!! Devo dire che leggerla dopo l'altra mi fa capire magari un pò di più e mi rincuoro.
I sogni usciranno dalla prigione e ti accompagneranno all'infinito

TVB piccolo grande amico
Melly

il 19/09/2007 alle 21:00

hai conquistato ,ed ora proteggi,spirito grande di tenerezza,un abbraccio cate

il 19/09/2007 alle 21:25

Esattamente come hanno fatto Leopardi o Dante ma anche poeti minori, che in fatto di anima ne avevano e gliene avanzava... Mica i poeti che limano e rielaborano vanno a vendersi l'anima al diavolo....

Così la penso io...

il 20/09/2007 alle 02:54

Sono contento che tu sia tranquilla anche perchè le due poesie trattano argomenti diversi. Sono convinto anch'io che i sogni troveranno la libertà che meritano. TVB. Bacio

il 20/09/2007 alle 13:15

Certo!!! ;) un abbraccione anche a te!!

il 20/09/2007 alle 13:26

Si...ok, non dico che ognuno, di per sè, non possa limare le poesie...ma dico che è un processo molto intimo.Nè tu nè io sappiamo se quella parola o quella strofa sia "sostituibile".

E pur riconoscendo il difetto, a volte, magari è proprio quel difetto che ci emoziona...

E' come se ti nascesse un figlio con le orecchie a sventola, tu te la sentiresti di sottoporlo ad un intervento di otoplastica?

il 20/09/2007 alle 14:10

Sono d'accordo con te. Le poesie vanno limate solo se questo non influisce sul significato della poesia, che è senz'altro la cosa più importante. I consigli espressi in modo educato e rispettoso dell'autore sono comunque ben accetti.

Un saluto a entrambi

il 20/09/2007 alle 14:16

Ti vedo crescere sotto tutti i punti di vista.
E’ bello leggere di un giovane che mette a nudo ogni sfumatura di sé con immediatezza di mente e cuore.
Un abbraccio, mati.

il 20/09/2007 alle 17:57

Purtroppo l'associazione che hai fatto (poesia = figlio) è un tuo dogma, quindi alquanto arbitrario, ed è anche superficiale (l'esempio, non tu, sia chiaro), e ti spiego il perché:
non paragono una poesia all'esteriorità di un figlio (orecchie a sventola, ad es), ma alla sua indole, carattere, personalità, e tu sai come lo so io che queste sono caratteristiche che si formano pian piano e con delicatezza, - appunto come una poesia la puoi non violare o violentare (anche se per intenderci, usiamo dire: "sforbiciare" per eliminare il superfluo - e bada che eliminare il superfluo significa dar maggior vigore e incisività al resto, proprio come quando poti un albero o una vite); non la puoi aggredire, dicevo (ed infatti la potatura alle viti o agli alberi la si fa con criterio, non come un vandalo...), non la puoi stravolgere, ma, se proprio vogliamo paragonarla alla vita umana, io direi che è come un bambino che deve nascere, con l'aiuto dell'ostetrica, e l'ostetrica è il poeta: attenti perché unapoesia la possiamo anche "ammazzare" sul nascere...

Non è il difetto, che emoziona, (mai!), ma è la CARATTERISTICA, chepuò emozionare, ma anche questaè un'arte: rendere quelle orecchie a sventola una caratteristica... non so se sono chiara.

Inoltre, a sostegno della mia opinabile tesi, là dove contrasta con la tua, ti rispondo che noi stessi non sempre vediamo i difetti, (è più facile che i miei li vedano gli altri che non io stessa),

la mia tesi però non è totalmente in contrasto con la tua, infatti anch'io credo che limare le poesie da sé sia un processo molto intimo, e magari ci vuole tempo, ma tu hai visto me mettere fretta a Marko o a qualcun altro? E soprattutto, hai visto me obbligarlo a ritenere l'unica possibile la mia osservazione? No, io ho osservato e basta, ho fatto prima un commento generico, poi sono andata ai particolari,altrimenti come avrebbe potuto sapere cosa limare?

Per tutti questi motivi io credo che nulla di ciò che ho scritto sia "trascendentale", se all'autore non sono stata utile è lo stesso, se gli sono stata utile tanto meglio, se ritiene che va bene così la lasci pure così; mi scuso per la lunghezza ma credo che dopo quattro mesi che sono qui dovreste ormai conoscere il mio modo di approcciarmi alle poesie, e se proprio avessi urtato involontariamente questo o quell'autorelasciate che sia lui a lamentarsene.

Scusatemi...

Saluti, Rosanna

il 20/09/2007 alle 20:49

bisognerebbe mettersi d'accordo sul significato delle parole.
tutti d'accordo sul significato della parola pedante??? ossessivo??? irritante???

la poesia è molto bella e sentita, a mio parere.
una ricongiunzione da entrambe (o più) le anime voluta. voglia di vivere il presente.
di non disattendere l'avverarsi di un sogno.
complimenti.

il 21/09/2007 alle 00:35

Ti ringrazio. Sono contento che tu abbia capito e apprezzato. Ciao

il 21/09/2007 alle 13:21

:) ti ringrazio tanto!! Sei gentile come sempre. Tu cogli sempre tutte le informazioni presenti nelle mie poesie (e non solo nelle mie) e sono contento che ti siano utili per capire anche il mio percorso, è quello che tento di fare tramite la mia poesia (raccontarmi a me stesso e agli altri intendo) e sono contento che ci sia riuscito con te.

Un abbraccio

il 21/09/2007 alle 14:38

Un brano dove si evince la duplicità del doppio della vita, dove l'uomo vive in alternanza momenti di gioia e momenti di dolore. Il suo anelito è quello di realizzare i sogni e coronarli in dolce realtà.
La tua poesia l'ho molto gradita
con simpatia
Dora

il 03/12/2007 alle 09:21