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Pubblicata il 08/09/2006
Era Leonida Morini
un signore di Pavia
senza fissa dimora.
Lo conobbi a Venezia
e mi volle per amico.
Fu nel tempo passato
miliardario,
giocator d'azzardo,
poi milionario..
e non a caso
finì nullatenente.
Affabile oratore.
Amante a suo dire
sensibile e galante.
Gran bevitore
e suonator di pianoforte.
Fu anche marito,
poi marito separato.
Mai divorziato.
Inaffidabile conclamato.

Un giorno s'ammalò
davvero in grande.
Ricordo che la sera
prima di partire
mi volle all'ospedale.
e fissandomi dubbioso
tra l'ironico e il beffardo
mi disse amico mio..
stavolta quà
ci scappa il morto...
Leonida Morini
lo disse con ragione,
Rimase infatti lì
morto per sempre.

Di quei momenti
io mi ricordo solo
l'inestinguibile amarezza
che ancora esiste,
ma di pianti niente.
A volte ma non spesso,
lo vado a trovare;
Restiamo tutti e due
lì fermi, senza parlare...

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bellissima storia di vita , ma triste .................................bravissimo alcide

il 08/09/2006 alle 10:17

bellissima storia di vita , ma triste .................................bravissimo alcide

il 08/09/2006 alle 10:17

Ritratto di vita, di umanità, di amicizia, di silenzi.
Un saluto, mati.

il 08/09/2006 alle 11:42

I veri amici stanno vicini senza dirsi una parola. Bella poesia. Ciao. Marina

il 08/09/2006 alle 13:46

La presenza del ricordo basta a colmare ciò che sentiamo, ciao nadia

il 08/09/2006 alle 14:21