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Pubblicata il 08/10/2005
A Maggio il saggio parlò del coraggio.
Poggiato a un faggio e con in viso un raggio
trasse dalla tasca un saggio ed ai presenti cantò il suo omaggio.
“ Fui paggio in quel mese di Maggio ed al mio re mai feci oltraggio;
Senza vizi di plagio, della mia arte fui ostaggio
e proposi a corte canti e liriche da contagio;
Dopo Maggio ai viandanti piacque il miraggio di quel mio viaggio
nelle rime del mio saggio.
Ed ora che vivo adagio nelle ombre del mio faggio,
aspetto ancora un altro Maggio
per mettere voi che ascoltate a proprio agio”.
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Ottimo intermezzo del saggio,che parlò del coraggio, aspettando il Maggio, e mettere noi a proprio agio. Gradevolissima,mi è piaciuta molto!,Ciao Semantico, Buona settimana!
Dory

il 31/10/2005 alle 19:43

Aspettiamo con ansia il prossimo maggio per fargli un rinnovato omaggio, mentre a te arriva un grazie per aver mostrato un saggio sotto il faggio.
Notte serena, mati

il 07/11/2005 alle 00:37