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Pubblicata il 19/05/2019
Ovunque tu sia adesso
grazie per le ostie di vita
che mi offristi
con il tuo sacrificio.
Cara compagna delle notti polari
mi ricorderò di te,
nella morsa dei ghiacci
o abbarbicata a me,
quasi fossi povero fante
perduto in questa trincea di pietre
in attesa del disgelo

Notte silenziosa,
il giardino è congelato,
le rose hanno sofferto.
In un giardino perduto
sentire la tua voce,
non restare in silenzio.

Diamoci la mano,
stringiamola più forte,
è' lì che si sente pulsare il cuore.
Due mani abbracciate sono una fortezza,
cento mani un enorme viale senza fine,
una cascata di sangue puro.
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spero sia letto e raccolto il tuo messaggio....tante cose cambierebbero e ,metterebbero fine, all'angoscia che oggi ci assale facendoci vivere male.....

il 19/05/2019 alle 17:09

romantica senza essere melensa, dal respiro profondo

il 19/05/2019 alle 17:29

Buona. Corretta nella forma e ben ispirata.

il 19/05/2019 alle 19:01

No Arturo, è senza respiro. Speranza vana la tua Grabriela, ma grazie comunque. Marco Polo, è solo IN spirata

il 20/05/2019 alle 13:11