Ovunque tu sia adesso
grazie per le ostie di vita
che mi offristi
con il tuo sacrificio.
Cara compagna delle notti polari
mi ricorderò di te,
nella morsa dei ghiacci
o abbarbicata a me,
quasi fossi povero fante
perduto in questa trincea di pietre
in attesa del disgelo
Notte silenziosa,
il giardino è congelato,
le rose hanno sofferto.
In un giardino perduto
sentire la tua voce,
non restare in silenzio.
Diamoci la mano,
stringiamola più forte,
è' lì che si sente pulsare il cuore.
Due mani abbracciate sono una fortezza,
cento mani un enorme viale senza fine,
una cascata di sangue puro.
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