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Utente eliminato
Pubblicata il 25/04/2019
Ai piedi d'una grande e forte quercia
trovò frescura un dì una gabbianella
e strano parve,tanto,alla gran quercia
che pure aveva molto udito e visto
e tutto conosceva delle piante
degli animali e anche dei viandanti
di storie,addii e facili promesse
di nomi sulla sua corteccia impresse.
E poi sapeva tutto dei tramonti,
del buio illuminato dalle stelle
del sorgere dell'alba e del vento
che spesso lo scuoteva,a volte tanto.
Essendo appunto un tipo solitario
la quercia,dopo lungo indugio e impaccio
rimase sì sorpreso dal suo ardire
ma pose una domanda,un pò esitando:
-mi scusi,signorina gabbianella,
perdoni l'irruenza del mio osare
potrei cortesemente domandare
da quale posto lei suole venire...?
Allor la gabbianella ben disposta
guardando in largo e in lungo la gran quercia,
facendo un passo indietro con timore
rispose,con dovuta riverenza:
-io posto non ho fisso,dove andare
e nè ricordo dove,il provenire.
Io volo sopra l'onde,là sul mare
mi fermo quando il sole va a dormire
all'alba,poi,ritorno a peregrinare.
Conosco solo il vento che m'induce
a sollevarmi in alto,più veloce
e il mare col suo eterno movimento
mi nutre e mi culla ch'è un incanto!
E lei,costì,che fa piantato in terra...?
Non sente a volte voglia di fuggire?
Perdoni,sa,l'irruenza del mio osare
ma proprio non ci riesco ad azzittire.
La quercia,allor,benevola rispose:
-io sono nato dalla madre Terra.
E lei mi nutre,mi culla e mi sostiene.
Ho lunghe braccia che afferrano il tramonto
e verdi e lunghe fronde lineari
che crescono ed ombreggiano l'ambiente.
Non posso camminare,nè volare
sul mare o soffermarmi sugli scogli
ma son felice,è questo il mio commento!
Però,qualcosa vorrei pur dire...
vorrei per una volta anch'io volare
provar l'ebbrezza fresca del tuo mare
e l'impeto del vento,il suo ululare.
Allor la gabbianella,sospirando,
anch'ella infine espresse il suo pensiero:
-ed io vorrei provare a rimanere
per più d'un giorno ferma a riposare.
Aver la forza di sfidare il vento,
restare ferma ad osservare il cielo.
Contare una ad una ogni stella
provando ad afferrar quelle cadenti.
Sentire il fresco odor dei prati in fiore
ed il possente scuotere dei rami.
(Il veliero e la gabbianella,2007)
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Incantevole quanto meraviglioso dialogo, cara Genziana! Complimenti vivissimi!

il 25/04/2019 alle 22:58

bellissima favola....molti di noi (come la quercia e la gabbianella ) si ritrovano a desiderare di essere ,per una volta diverso da come la natura l'ha creato....è semplicemente "BELLISSIMA" brava.

il 26/04/2019 alle 09:04

un ragionamento prolungato avendo lo stesso fine...desiderare di essere l'un l'altro per farsi raccontare cosi bene da te. piaciuta !

il 27/04/2019 alle 16:02

bella e intensa, mi hai regalato belle immagini, grazie

il 28/04/2019 alle 08:07