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Pubblicata il 23/11/2017
Trascoloro dietro grandi vetri
quasi effigie di qualche demiurgo
con le consegne per questa dotazione
per queste stanze altissime
per questi risvegli all’alba

forse che di lino i miei passi
di sughero i paraventi che disserro
forse che di piume l’antistatico
un fruscio di onda
tra le penne e le spine di un rovo
chiave dopo chiave
di finestra in finestra
forse che di lino è il peso delle mattine
è il peso dei pensieri

cammino ho passi e scarpe per andare
teneramente o fermamente
avvolta nei pensieri da mattina come se
fosse la prima del mondo
hanno ossa o lische di bestie
che hanno già camminato molto

non avverto gli odori
non avverto l’aria pesante
ma non mi sfugge una traccia elettrica
eppure è quasi silenzio alle sei
alle volte è ancora notte
alle volte è già giorno

grandi stanze - una volta sale da ballo? -
come uffici sotto il benedicite della garanzia
alti soffitti come piramidi
attendendo che sopraggiungano alla spicciolata

ma realmente
chi mi ha svegliato all’alba
il ticchettio dell’ora?
o il cigolio delle preoccupazioni?
o è il livore dell’inverno
o il beneplacito di un’incipiente estate
o lo scorrere rapido di un treno albeggiante?
qualcosa mi ha destato da un incanto di fresie
mentre un sogno mi faceva dono d’una perla nera

era ancora la notte
che accarezzava la campagna

29 settembre 2006 - 12 giugno 2008
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...stupendo quell'incanto di fresie...; un abbraccio.

il 26/11/2017 alle 15:34

"forse che di lino è il peso delle mattine", ricorda lo stilema ungarettiano. Il tutto è avvolto da una luce mielata, pur sotto il peso di quella macchina ponderale che è la vita, nella sua sussistenza. Che dire, è toccato a noi sobbarcarci il peso della trascrizione e decifrazione, ma non è una condanna!

il 04/12/2017 alle 12:50

Ben conoscendo l’oggetto del titolo, spesso veri demiurgi, convinto di divertirmi, ho letto con molto interesse “Considerazioni di una donna delle pulizie” e ho subito capito che dovevo rileggerla con rinnovata curiosità. L'itinerario tracciato dall’autore è geniale, sembra un dedalo di equazioni matematiche aggrovigliate in versi che rotolano veloci e densi di emozioni fino alla fine.

il 29/12/2017 alle 17:14