Mutamenti altalenanti
nei giorni volubili rimossi dal calendario,
scenari abituali rasentano
le ambigue biforcazioni
intorno ai nostri occhi disorientati
sospiri che sanno d'autoironia,
velate solitudini celate a stento
ed inespressi moti d'euforia
nella cassetta della corrispondenza,
ripostiglio di memorie sfuggenti
mutamenti acclamati
nei ricordi di ferite alleviate
che provocano solo indifferenza,
vaticinio sussurrante
di beneaugurata quiete
momenti inesausti di serenità,
notti autunnali permissive,
successione cadenzata di tenebre melliflue,
allusione di sonni duraturi
premurosi e ristoratori
mutamenti insensati
nei sinuosi e diabolici frammenti
di calma e pazienza estrema
aizzano la felicità assoluta
visibile in remoti fotogrammi delle nostre vite
scampoli d'incontestabile frenesia
vagheggiati all'alba di esistenze
dissestate, dissennate e dissipate,
chimere di sconfinate catarsi
delle nostre fruscianti illusioni