PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/09/2014
Alle porte d'inverno
con rara frequenza
assistevo allo distacco
delle viscere dei conigli,
lo stesso colore
dei persici sole
pescati da ragazzo
sulla riva assolata.

Ancora oggi masse sporgenti
che cedono al taglio
con uno "screetch" acuto,
come quello del grès
graffiato a piedi nudi
nella fredda mansarda
dove con Stefi
ci davamo piacere
dopo una corte infinita.

Ancora oggi
a chiudere questi frezeer
nel tanfo immondo
di lenzuola essudate.
Ancora oggi, con lei,
a lenire il dolore
del prossimo nostro,
per quanto si possa.
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Chiudo gli occhi per non sentire

il 24/09/2014 alle 19:45

......tremendamente ermetica......; mi faccio una pausa.

il 24/09/2014 alle 23:27

Ermeticamente triste ,un saluto

il 25/09/2014 alle 17:17