PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/12/2002
Morire: per chi?
Per ritrovar se stessi.
Vivere: per che?
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in questi brevi versi hai racchiuso la tua intera vita come la mia ester

il 01/12/2002 alle 12:59

...come al solito "picchietti" le nostre menti con i tuoi versi...forse vuoi risposte da noi affinchè tu possa trovare le tue...
...molto particolare...potrei risponderti...che per entrambe la risposta è la stessa: morire per ritrovare se stessi nelle braccia del Padre...e vivere per ritrovare se stessi affinchè si possano migliorare i rapporti con noi e con gli altri...
...forse dico solo sciocchezze...boh
...cmq ritrovarti nel sito forse vuol dire che sei tornato a casa e ne sono felice...
...un bacio...simy

il 01/12/2002 alle 13:55

Esistenzialismo puro? Non ho risposte amico! O meglio: ho soltanto le mie. Tuttavia, il vivere e la sua inevitabile terrena conclusione possono avere un senso entro il solco che ci illudiamo di tracciare con un pizzico di follia. In ogni caso, qualcuno ripeteva che la vita è una commedia che tutti dobbiamo recitare! Non vi è alternativa se non nella sua radicale negazione. Preferisco vivere in nome del "sogno". E via cosììììì Ernesto!
Un carissimo abbraccio.
Max

il 01/12/2002 alle 16:08

...per conoscersi
...per capirsi
...per meritarsi di vivere

Luigi

il 01/12/2002 alle 16:44

Morire: trapassare ovvero passare attraverso la sofferenza per divenire. Divenire, cosa ? Divenire se stessi. Rinascere ovvero nascere continuamente liberandosi ogni volta della nostra scorza per mettere a nudo la nostra epidermide piu fresca, ma piu sensibile e quindi piu vurnerabile. Forse il dolore del trapasso sta anche in questo. Molto bella, Ernesto: un vulcano dal quale zampillano significati. A ognuno di noi il suo.
Ciao.
Andrea.

il 01/12/2002 alle 18:00

I problemi, le domande sono "open", cara Ester e ognuno sentre, avverte, vede quel che ha.
Grazie.
Un bacio
Er

il 01/12/2002 alle 18:45

Già! Mi diverto a far spaziare le menti e ognuno vi legge quel che vuole: perchè credi che abbia messo quel titolo?
Forse che una...........pietra non ha anche un'anima?
Ben trovata!
Ernesto

il 01/12/2002 alle 18:47

Open questions, appunto! Se inverti i verbi del primo e dell'ultimo verso...........il prodotto non cambia.
Per qualcuno non è impportante vivere, per un altro sarà il morire; per qualcuno c'è qualcosa di importante per altri sarà una persona.
Ma tutto alla fine serve "per ritrovar se stessi".
Questo è l'importante; almeno per me.
Sai, caro massimo,la VITA è una "cosa" strana.
Quel che vivo è un momento molto difficile che mi ha fatto riflettere molto.
Grazie.
Ernesto

il 01/12/2002 alle 18:51

Sono in sintonia con te, caro Max.
Quisque faber fortunae suae.
La riflessione costante, quotidiana, ci porta a trovare o ipotizzare soluzioni differenti.
Vivere, morire: per che e per chi?
Ma sempre per noi stessi, mio caro!
Un caro abbraccio anche a te.
Ernesto


il 01/12/2002 alle 18:54

Certo, Sera e ben trovata!
Lo scopo della vita è una cosa, la fine..un'altra.
E se coincidessero?
Un abbraccio anche a te.
Ernesto

il 01/12/2002 alle 18:56

E' una risposta. E se anteponessi "non"?
Un'altra risposta.
E se invertissi i verbi?
E' un problema aperto, carissimo Luigi.
Er

il 01/12/2002 alle 18:57

Hai colto nel segno, Andrea.
La gioia e la sofferenza danno risposte differenti.
Grazie.
Ernesto

il 01/12/2002 alle 18:59

Perchè no?
La poesia per me è stato ed è un modo per esternare dubbi, problemi e quant'altro che, forse, professionalemnte risolvo per altri ma che per me è stato molto difficile affrontare e superare.
E questo sito, con la sola eccezione di una persona, è stata ed è fonte di scambi di idee.
E alla mente non fanno mai male.
Grazie
Ernesto

il 01/12/2002 alle 19:01

figurati tutto bene ciao ester

il 01/12/2002 alle 20:07

Grazie a te.
Er

il 01/12/2002 alle 20:10

Grazie Ale; i pensieri vengono prima a me e poi cerco di suscitarli in altri.
Sai; vivere e/o morire non sono altro che stati della materia. Nulla più.
In vita abbiamo in più i sentimenti. E non si vorrebbe soffrire.
Tutto qui.
Grazie e un abbraccio
Er

il 01/12/2002 alle 22:56

Sono considerazioni di Simy, NON LE MIE.
Non penso che troverei alcun Padre o Madre dall'altra parte, neanche i miei genitori morti da tempo!
Si vivce e si muore per noi stessi, per ritrovar noi stessi. Già: ma si vive o si muore?
Domande aperte, risposte aperte, ipotesi aperte per menti aperte; sopratutto al dubbio.
Grazie.
Er

il 01/12/2002 alle 23:22

Mi vien da dire:si mure per tornare a Dio e si vive per imparare ad esserlo.Simpatica quanto profonda.ciao Malcom

il 02/12/2002 alle 00:21

Concordo su tutto. "La fine" della vita coincide con "il fine" della vita?
Grazie
N.

il 02/12/2002 alle 07:18

Sono d'accordo con chi ha scritto che si vive per se stessi e per gli altri,nonostante tutto....
Non c'è veramente nulla per cui valga la pena morire, ma molto per essere felici di vivere.
Quando nella nostra esistenza si affacciano brutture come la morte di qualcuno che ami o soltanto la visione della strage di innocenti in diretta, a cui quasi siamo abituati, capisci e rifletti che non c'è veramente nulla per cui valga la pena.
Con affetto.
Nicole

il 02/12/2002 alle 11:07

Posto che non ho delegato un medium per scrivere la poesia, significa che sono in vita...............
Scherzo.
Il mal di vivere è una pasrticolare affezzione della quale i poeti sono da tempo immemorabile colti in ogni stagione!
E io l'interpreto col mio vissuto un po' difficile in questo periodo.
Grazie, comunque, per la lettura e il gradito commento.
Er

il 02/12/2002 alle 11:20

vivere..morire...tutto e' racchiuso in queste mute parole,che a poco a poco si sciolgono ceme neve, nel nostro cuore...Luna

il 02/12/2002 alle 11:37

E dopo, cosa rimane?
Una riflessione sul senso della vita o sul senso della morte?
Grazie.
Er

il 02/12/2002 alle 11:40