in questi brevi versi hai racchiuso la tua intera vita come la mia ester
...come al solito "picchietti" le nostre menti con i tuoi versi...forse vuoi risposte da noi affinchè tu possa trovare le tue...
...molto particolare...potrei risponderti...che per entrambe la risposta è la stessa: morire per ritrovare se stessi nelle braccia del Padre...e vivere per ritrovare se stessi affinchè si possano migliorare i rapporti con noi e con gli altri...
...forse dico solo sciocchezze...boh
...cmq ritrovarti nel sito forse vuol dire che sei tornato a casa e ne sono felice...
...un bacio...simy
Esistenzialismo puro? Non ho risposte amico! O meglio: ho soltanto le mie. Tuttavia, il vivere e la sua inevitabile terrena conclusione possono avere un senso entro il solco che ci illudiamo di tracciare con un pizzico di follia. In ogni caso, qualcuno ripeteva che la vita è una commedia che tutti dobbiamo recitare! Non vi è alternativa se non nella sua radicale negazione. Preferisco vivere in nome del "sogno". E via cosììììì Ernesto!
Un carissimo abbraccio.
Max
Morire: trapassare ovvero passare attraverso la sofferenza per divenire. Divenire, cosa ? Divenire se stessi. Rinascere ovvero nascere continuamente liberandosi ogni volta della nostra scorza per mettere a nudo la nostra epidermide piu fresca, ma piu sensibile e quindi piu vurnerabile. Forse il dolore del trapasso sta anche in questo. Molto bella, Ernesto: un vulcano dal quale zampillano significati. A ognuno di noi il suo.
Ciao.
Andrea.
I problemi, le domande sono "open", cara Ester e ognuno sentre, avverte, vede quel che ha.
Grazie.
Un bacio
Er
Già! Mi diverto a far spaziare le menti e ognuno vi legge quel che vuole: perchè credi che abbia messo quel titolo?
Forse che una...........pietra non ha anche un'anima?
Ben trovata!
Ernesto
Open questions, appunto! Se inverti i verbi del primo e dell'ultimo verso...........il prodotto non cambia.
Per qualcuno non è impportante vivere, per un altro sarà il morire; per qualcuno c'è qualcosa di importante per altri sarà una persona.
Ma tutto alla fine serve "per ritrovar se stessi".
Questo è l'importante; almeno per me.
Sai, caro massimo,la VITA è una "cosa" strana.
Quel che vivo è un momento molto difficile che mi ha fatto riflettere molto.
Grazie.
Ernesto
Sono in sintonia con te, caro Max.
Quisque faber fortunae suae.
La riflessione costante, quotidiana, ci porta a trovare o ipotizzare soluzioni differenti.
Vivere, morire: per che e per chi?
Ma sempre per noi stessi, mio caro!
Un caro abbraccio anche a te.
Ernesto
Certo, Sera e ben trovata!
Lo scopo della vita è una cosa, la fine..un'altra.
E se coincidessero?
Un abbraccio anche a te.
Ernesto
E' una risposta. E se anteponessi "non"?
Un'altra risposta.
E se invertissi i verbi?
E' un problema aperto, carissimo Luigi.
Er
Hai colto nel segno, Andrea.
La gioia e la sofferenza danno risposte differenti.
Grazie.
Ernesto
Perchè no?
La poesia per me è stato ed è un modo per esternare dubbi, problemi e quant'altro che, forse, professionalemnte risolvo per altri ma che per me è stato molto difficile affrontare e superare.
E questo sito, con la sola eccezione di una persona, è stata ed è fonte di scambi di idee.
E alla mente non fanno mai male.
Grazie
Ernesto
Grazie Ale; i pensieri vengono prima a me e poi cerco di suscitarli in altri.
Sai; vivere e/o morire non sono altro che stati della materia. Nulla più.
In vita abbiamo in più i sentimenti. E non si vorrebbe soffrire.
Tutto qui.
Grazie e un abbraccio
Er
Sono considerazioni di Simy, NON LE MIE.
Non penso che troverei alcun Padre o Madre dall'altra parte, neanche i miei genitori morti da tempo!
Si vivce e si muore per noi stessi, per ritrovar noi stessi. Già: ma si vive o si muore?
Domande aperte, risposte aperte, ipotesi aperte per menti aperte; sopratutto al dubbio.
Grazie.
Er
Mi vien da dire:si mure per tornare a Dio e si vive per imparare ad esserlo.Simpatica quanto profonda.ciao Malcom
Concordo su tutto. "La fine" della vita coincide con "il fine" della vita?
Grazie
N.
Sono d'accordo con chi ha scritto che si vive per se stessi e per gli altri,nonostante tutto....
Non c'è veramente nulla per cui valga la pena morire, ma molto per essere felici di vivere.
Quando nella nostra esistenza si affacciano brutture come la morte di qualcuno che ami o soltanto la visione della strage di innocenti in diretta, a cui quasi siamo abituati, capisci e rifletti che non c'è veramente nulla per cui valga la pena.
Con affetto.
Nicole
Posto che non ho delegato un medium per scrivere la poesia, significa che sono in vita...............
Scherzo.
Il mal di vivere è una pasrticolare affezzione della quale i poeti sono da tempo immemorabile colti in ogni stagione!
E io l'interpreto col mio vissuto un po' difficile in questo periodo.
Grazie, comunque, per la lettura e il gradito commento.
Er
vivere..morire...tutto e' racchiuso in queste mute parole,che a poco a poco si sciolgono ceme neve, nel nostro cuore...Luna
E dopo, cosa rimane?
Una riflessione sul senso della vita o sul senso della morte?
Grazie.
Er