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Pubblicata il 30/11/2002
E' tornato,
dove la mitraglia scrutava l'azzurro
e l'euforbia fioriva la roccia.

Accarezza il vecchio
la testa bionda del bambino
che riempie di more
la bottiglia d'acqua.

Ma lento sale dal mare
il tempo ch'è passato,
ruggine di ferro attraversa il cemento
e muore al sole della terra.

Mirava il dito e non vedeva
i colpi caduti sulla gente,
non vedeva correre il sangue
nel marmo degli Aranci.

Corre,
lì sul precipizio
a ritrovare il suo nome
scolpito nella roccia.

E rivede
la mano del soldato
abbandonata,
gli occhi vuoti,
nella promessa della vita!

Nel cielo,
lieve traspare la luna
e s'addormenta il mare.
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bella questa tua unica come te

il 30/11/2002 alle 10:48