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Pubblicata il 05/12/2013
Ora che tutto t’è venuto in uggia
t’affiderai ai segni del tramonto;
ripenserai alle mille astuzie,
ai giorni percorsi con la marcia
più veloce della vita stessa,
al trascurato valor delle minuzie,
al troppo volar dell’incoscienza,
alla mancata rinunzia.
saprai che la pazienza,
se bene esercitata,
ti sarebbe sembrata più fresca
dell’aria respirata.
questo saprai quel giorno,
un giorno di sottili rughe
che un vuoto bruciante ti leggerà negli occhi
la prepotenza amica e quell’insofferenza
usate come un ubriaco,
compiacenti come dei balocchi,
bruciate alla rincorsa del successo.
pensaci figlio,
questo tuo cuor non sia mostro crudele,
ma scrigno di bene prezioso e raro,
faro splendente, utile consiglio,
conquista d’onestà e di salute,
un delicato abbraccio di fanciulla
per non scoprirti terrificante nulla.
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applaudo i tuoi versi bellissimi.Sei veramente un poeta che sa incantare un abbraccio affettuoso marinella

il 05/12/2013 alle 11:32

i tuoi scritti sanno di saggezza, la pazienza e' la virtu' dei forti o degli incoscienti visto come va il mondo. sempre carezzevoli i tuoi commenti grazie. pupetta.

il 05/12/2013 alle 13:09

Molto tenera, amico Ugo... complimenti!

il 05/12/2013 alle 13:29

I preziosi consigli di padre, quasi sempre inascoltati. Bella

il 05/12/2013 alle 14:38

null'altro posso aggiungere ai complimenti fatti, e meritati in pieno..sai incantare, sai emozionare e far riflettere, semplicemente sei un poeta...ti abbraccio ugo, andrea.

il 09/12/2013 alle 15:54