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Pubblicata il 21/11/2013
La giornata era assolata,
la doccia rinfrescante.
sorridendo, mi passasti
l'asciugamano.

di soppiatto
seguivo con gli occhi
la goccia che scorreva
nell'incavo dei tuoi seni.

ne uscì veloce,
puntando con decisione
al nodo profondo
disegnato dall'ombelico.

in quel gorgo ebbe una esitazione,
quasi si frantumò,
poi riprese il cammino
con rinnovato piglio.

ora il passaggio
era più complicato,
una foresta di neri steli
l'intrico da superare.

vidi la goccia esausta
arrivare ai bordi di una voragine
che non v'era modo d'oltrepassare,
se non facendosene assorbire.

lì, nel profondo, scomparve.
io decifrai l'occulto messaggio!
perciò nemmeno mi asciugai
e immantinente, danzante,
dentro di te mi ritrovai!
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hai detto tutto cio'che volevi senza trascendere,con delicatezza e buon gusto. saluti marinella

il 21/11/2013 alle 10:52

Leziosa e sincera col piglio generoso di chi vede e sa d'amare.

il 21/11/2013 alle 11:27

Delicata poesia d'amore, anche una goccia può avere il suo perché. Buona giornata,patty

il 21/11/2013 alle 11:55

Gocce di memoria!

il 21/11/2013 alle 12:09

tu fai vibrare il mio spirito...bravo sempre caro fabry, ciao, un abbraccio, andrea

il 22/11/2013 alle 02:02
Raf

tutto ebbe inizio con una goccia delicata di acqua penetrante!

il 23/11/2013 alle 23:52

Molto bella; complimenti! Buona serata Fabricio! Barbara

il 11/07/2014 alle 18:43