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Pubblicata il 19/11/2002
Debole sacca graffiata dai sogni,
raccoglie le urla rabbiose di un pazzo,
che d'ira ricama la propria esistenza
riempendo di fiamme il suo più intimo spazio.

Fantasmi inneggianti un canto di guerra
violentano l'anima, dan vita allo strazio,
nel luogo in cui un tempo si udiva la pace
son grida di un odio che non è mai sazio.

Spasmodici battiti, orfani di un brivido,
linfe amare muovono in un corpo livido,
ricordi antichi di dolci fremiti
non vuole più saggiare... per colpa dei tuoi meriti.
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mi paice molto al descriziione che hai fatto rispecchia a quelal del mio ester

il 19/11/2002 alle 20:17