PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/10/2002
La quiete pallida delle rugiade,
la fonte diafana del primo sole.

Il vino rosso, l'ebbrezza del giorno
di fuoco, sorsi e morsi di ambra e d'ombra.

La sera tiepida e molle, languore
di lago, specchio di pace lontana.

Il grande mare della solitudine,
deserta lacrima dell'universo.

E all'improvviso
il cielo scende,
distilla essenza
di amore e notte.

Mi lascio andare,
vincere i sensi,
respiro un sogno,
gocce di donna.
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Versi silenziosi che esplorano meandri di dolcezza, paesaggi interiori dove l'animo si inebria dei bagliori all'orizzonte. Tramonto dei sensi nella notte.

S.

il 18/10/2002 alle 16:24

Versi silenziosi che esplorano meandri di dolcezza, paesaggi interiori dove l'animo si inebria dei bagliori all'orizzonte. Tramonto dei sensi nella notte.

S.

il 18/10/2002 alle 16:26

....bella dedica a tutte le donne...e come dice Max...cosa sarebbe questo mondo senza di noi!!!:-)
Ciao...Mary*

il 18/10/2002 alle 20:59

Un commento e un suggerimento.
Comincio dal primo. Al penultimo rigo andavano due punti ".....respiro un sogno: gocce di donna".
Mi sembra più incisiva e conclusiva di un percorso delicato e forte al contempo, pervaso di infinita dolcezza e appagamento.
Il distillato umano vivificatore apportatore di meritata felicità dopo una "turbolenta solitudine del corpo e dello spirito".
Molto buona.
N.

il 19/10/2002 alle 08:47