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Pubblicata il 29/09/2011
Non è più il gioco che cerco,
non più l’eccezione,
non le grandiose immagini inebrianti
e rutilanti, che penetrano la mente
e travolgono i sensi.
Si è capovolto il mio mondo di luci e colori,
ed è emerso un gelido vuoto inatteso
e un buio profondo, là dove
c’erano stati carnevale e sogni senza confini.
Vorrei essere stato meno ciarlatano e meno giocoliere
al tempo che mi regalava ore spensierate.
Ora sogno un forte appiglio, un porto sicuro,
che mi faccia sperare e lasciare alle spalle
questi ultimi anni turbolenti, che pensavo felici,
ma che nell’anima hanno seminato
un vago senso d’incompiuto
ed un gran bisogno di calma e certezze.
Ora guardo quello spiazzo di verde sulla montagna
e ti penso.
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Poesia intensa di parole, immagini e significato.
Bell'immagine sull' esistenza dell'uomo che vede perse le sue certezze, alla ricerca di uno piazzo di verde dove ricominciare.
Piaciuta molto, un saluto
Andrea.

il 29/09/2011 alle 16:44