PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/09/2002
Ma cosa cavolo ridi? Meschino,
vendi tua madre per avere buona
carne di donna e di potere, aulente
vespasianeo denaro e falsa luce.

Tu sei Pinocchio, ma di legno hai solo
la testa e le menzogne; ti accompagni
a un Gatto verde e ad una Volpe nera,
o viceversa? E il Grillo non ha voce.

La tua melliflua ricchezza di scatole
parlanti non mi piace, dove appari
scarsicrinito dio tre volte uno
e trino, e tale, ebbro di te, ti vedi.

Vorrei la fede ingenua dei bambini
e non il tuo fondo di tinta e nulla;
credere al vecchio saggio che ci esamini,
l'unico giudice che non si cambia.
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Poesia (pittura) di particolare fascino Fili, piuttosto insolita nelle associazioni che fai, che nel finale dispiega il suo senso compiuto. Bella poesia. Mi ha fatto venire alla mente "Un giudice" di De André.
Un caro saluto.
Max

il 23/09/2002 alle 12:30

Vero, nessuno ha diritto di giudizio, siamo tutti sulla stessa barca e ultimamente stiamo affondando più del solito... è troppo grande la tentazione di giudicare.
Complimenti Fede

il 23/09/2002 alle 13:37

...il Vecchio saggio dovra solo "tirare le somme"...di ciò che abbiamo già giudicato...per noi stessi...
...poesia colma di metafore...saggia nel suo contesto e molto...da prendere in considerazione per le nostre azioni future...
...un bacio...simy

il 24/09/2002 alle 01:57