- a Emanuele mio complice –






bevendo la sua birra mi raccontò
di aver incontrato una tipa il giorno prima
e di averle chiesto d’un tabaccaio
e lei aveva risposto in tono
di chi smonta un tentativo d’abbordaggio
che il tabacchi era dietro le sue spalle.
descrisse questa tipa trasandata
pantaloni sdruciti e un cane che
la segue (era un classico?)
i capelli scompigliati
qualche piercing e una canotta
senza maniche con una spallina
caduta giù, ferma a mezzo braccio,
e lei noncurante.
in quel momento indicò alle mie spalle
che proprio lei stava arrivando, e la vidi
giusto come l’aveva spiegata
e descritta, cane e tutto,
spallina compresa, e lui mi disse:

- la spallina è nella stessa
posizione di ieri, identica.
lo farà apposta?… -

annuii, e arrivato a metà birra
pensai a quanto è facile
spezzare la magia
e che c’è sempre qualcuno
che ne sa un pelo più di te.