PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/10/2008
In perenne irrequieto subbuglio
fuoriescono dai crateri del nulla
immani nubi di cineree emozioni,
eteree e inudite grida d'esistenza.

Voci flebili, incerte, afone,
nascono,transitano e muoiono,
non lascian di se più traccia
d'ataviche incisioni rupestri.

Incisi nell'anima come graffiti,
in assillante ricerca di risposte,
ristagnano turbamenti e passioni
destinati a logorarsi nel tempo.
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un ritratto di rilievo lirico sulle mille voci senza suono che ci avvolgono e scompaiono nell'effimero tempo di uno schermo acceso...
Bella!
Ciao
Axel

il 18/10/2008 alle 12:01
Jul

Hai ben colto il senso dei transiti virtuali, di reale non vì è nulla, ma il virtuale prende il sopravvento per continuare a sognare. Ciao, Jul

il 18/10/2008 alle 17:20

Passaggi con soste più o meno lunghe, tracce di vita ad affiorare, più o meno forti, finchè un giorno la piazza si svuota!
Tutto accade come nei sogni, si è spinti da una forza misteriosa, grazie alla quale tutto sembra chiaro, anche se non lo è affatto.
Salutone
mati

il 18/10/2008 alle 23:51

i Transiti virtuali sono tutti quelli relegati all'ignoto,
allo sconosciuto
l'esistenza stessa, x esempio
Ciao Mc, bello rileggerti. scusa se nn ti ho ancora risposto, ma lo farò al più presto.

Smack
liz

il 19/10/2008 alle 14:02

Forse... più che lirico lo definirei tristemente realistico
con una velatura di drammaticità in sottofondo...
Grazie.
Mc

il 19/10/2008 alle 18:53

Dunque... continiamo, consapevoli, a rincorrere i nostri effimeri sogni...?! ;-))
Ciao,
Mc

il 19/10/2008 alle 19:01

Brava mati! sognatrice... ma con una visione disincantata della realtà!
Complimenti per il giusto mix...
Ciao,
Mc

il 19/10/2008 alle 19:08

Debbo aver smarrito qualche neurone di troppo...
non riesco a comprendere il tuo pensiero... ;-))
Ciao Mrs. Smack!
Mc

il 19/10/2008 alle 19:17

Credo invece che i tuoi neuroni siano tutti al loro posto.. è la ragione a comandarli ;-)

smack
liz

il 19/10/2008 alle 20:34

Mi domando quante volte ho letto questa tua...carpendo dalla tua penna il significato originale solo da te conosciuto. L'ho anche adattata ad una visione/estensione più generale ma non ho potuto fare a meno di leggervi anche il mio attuale stato d'animo e il mio staus piscofisicoaffettivo. Transiti virtuali scrivi....In effetti "nubi" il "nulla" "grida inudite" e tutte quelle voci così sinteticamente ma totalmente da te captate. Cosa resta, dopo il transito? Unicamente "assillante ricerca di risposte". Ed allora non mi farò e non farò mai più domande. Quando il confine tra vita e non vita diventa sottile e ormai spezzato, nulla più conta e nulla più resta. E di qualsivoglia natura siano i transiti virtuali, sempre e comunque di transiti si tratta. Senza alcuna scia e senza alcuna storia. Ed il destino gira le pagine per noi, per tutti e anche per me.

il 20/10/2008 alle 21:30

Tanto per chiarire la valenza della parola che ho usato, lirico non significa "leggiadro" o "allegro", ma in senso generale di poesia, incentrata sulla soggettività o, per estensione, caratterizzato da intensità poetica, partecipazione sentimentale...
Ciao.
Axel

il 20/10/2008 alle 22:43

C'è un aforisma di Voltaire simpaticamente ironico:
"Quando colui che ascolta non capisce colui che parla e colui che parla non sa cosa stia dicendo: questa è filosofia"... spesso, cercando di afferrare il significato intrinseco dell'altrui pensiero, la memoria mi ha ricondotto alle parole di Voltaire... hai ragione liz, forse ciò che scriviamo necessiterebbe, in alcuni casi, di una nota introduttiva, una traccia che aiuti il lettore a localizzare l'origine del nostro pensiero...
Un'amica, blogger come me, si prodigava nell'enfatizzarmi la poetessa Alda Merini. Volli documentarmi e comprai un suo libro: "Ballate non pagate". Benché io sia perfettamente consapevole dei miei limiti culturali, più proseguivo nella lettura, sempre maggiore era il disagio... almeno il 40% di ciò che leggevo sfuggiva alla mia comprensione!
Ora, ricollegandomi a ciò che mi scrivi, dove accenni al significato originale solo da me conosciuto, debbo dire che mi sembra che tu lo abbia ampiamente colto. Posso solo aggiungere che ciò che hai letto esprime la sensazione accresciuta in me in circa tre anni di letture dei ricorrenti stati d'animo che saturano un'infinità di blogs...
Ciao,
Massimo

il 20/10/2008 alle 23:38