PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/09/2008
Quando il sole si eleva nel cielo
per celebrare un nuovo giorno
le stelle smorzano il luccichio
e birichine giocano a nascondino.
Per un po’ la luna le lascia fare
ma al suo segnale
le stelline spensierate
riprendono a brillare.
Coltiva pensieri e sogni
e accenderai stelle e cuori
fino alla via lattea tu arriverai
vivendo bene le stagioni.

* Dedicata a mio figlio, Davide
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*Sono certa che Davide
farà brillare stelle e cuori
incantando anche la luna.

p.s: sicuramente scriverà benissimo
come il padre, e' genetico, se non
l'ha già fatto, lo scoprirà presto!

Summer

il 06/09/2008 alle 09:16

certamente, Davide scrive già,è esattamente suo padre..dici bene cara Summy, la poesia è malattia genetica. a casa mia scriviamo tutti..

il 06/09/2008 alle 09:51

Bella dedica.
E lui saprà apprezzarla, se non ora in futuro.
Ogni tanto mia figlia di 8 anni si affaccia nello studio cantando "Che fai?" e vuole leggere le mie poesie... gli sembra un mondo magico!
E in effetti per noi che scriviamo lo è.
Un caro saluto.
Pau

il 06/09/2008 alle 10:17

A parte la somiglianza fisica, mio figlio caratterialmente non mi somiglia affatto. Ama gli animali, è sensibilissimo, e adora cantare, qualità estrinseche della madre. Forse in futuro amerà la scrittura, ma per il momento è piuttosto prematuro confermarlo. Ciao, Summer, grazie del tuo commento! Fabio.

il 06/09/2008 alle 10:39

Dolcissima Deamor, alla sua tenera età mio figlio ha già scritto qualche breve poesia, poi si è fermato. Ha voluto dimostrarmi che era capace di scriverle, poi si è disinteressato. Spero nell'eredità genetica, ma credo che sarà dura ... Grazie, Anna.

il 06/09/2008 alle 10:44

Cara Paula, talvolta la vita è davvero strana: ci sono adulti bambini e bambini già adulti. Ma Paula: dov'è la normalità? Ne vorrei un poco ... Ciao, Fabio.

il 06/09/2008 alle 10:51
Jul

E' una bellissima poesia da cantare come filastrocca ai bambini prima che Morfeo li accolga!
Bravo a te, Giulia

il 06/09/2008 alle 11:48

Mi fa piacere che una grandissima poetessa come te, mi abbia commentato. Grazie e buona domenica. Fabio.

il 06/09/2008 alle 12:15

...godi fanciullo mio, stato soave, stagion lieta è cotesta...L'augurio che questa stagione sia estesa per tutta la sua vita. Ciao. L'orco.

il 06/09/2008 alle 18:28

Caro Fabio... dove sta la normalità? Non lo so nemmeno io...
A volte - nonostante tutti i miei difetti - mi sento talmente "normale" e giusta, buona, generosa, tollerante, paziente, costruttiva, propositiva, etica, ecc. ecc. da guardarmi intorno per poi scoprire che forse sono io "anormale".
Ma... poi guardo mia figlia e penso: vorrei che anche lei, bambina adulta, una volta cresciuta scopri di essere ancora bambina dentro per vivere meglio la vita; ed io lavorerò affinché avvenga.
Difficile capire dove sta di casa la normalità.
Per ora io mi tengo stretta stretta la mia...
Un abbraccio.
Pau

il 06/09/2008 alle 22:14

Hai un animo limpido e giovane, che brilla con grande dolcezza in questa stellina poetica per il tuo bambino*

un augurio a entrambe

noa

il 07/09/2008 alle 09:57

Grazie, Noa.

il 07/09/2008 alle 20:23

I figl'e s'o pezz 'e core ... Grazie, Ala.

il 07/09/2008 alle 20:26

Sentitissime grazie, amico. Manu

il 07/09/2008 alle 20:27

Le cose che hai detto mi sono piaciute, Paula. La "normalità" è un concetto troppo vago per trovarne una definizione e, comunque, varia in base ai criteri che si scelgono, al momento storico e al contesto sociale. Ti auguro che tu porti a termine la tua "missione" credendoci sempre anche difronte alle eventuali sconfitte della vita. Grazie e ciao, Manu

il 07/09/2008 alle 21:03