PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/08/2008
E se il mare penetrasse

fra le fessure

del mio humidor

non ci sarebbe

più alcuna forma di vita

dopo il diluvio asciutto

delle lacrime piante

nel morbido interno

del mio cervello.

Sotto le stelle

ed al buio

la soglia del pudore

si abbassa.

Mi cadrà il cielo sulla testa

ho pagato anche l’ultimo

dei tuoi biglietti aerei

senza ritorno.

Fumo solo in tua assenza

mi assumo le colpe

d’aver fumato

giorno e notte

in quest’ultimo anno.

In capo ad un conato

di vita notturna

cerco le tue mani

spengo questo dolcissimo

Saint Luis Rey.

Us and them

chi può narrarlo

questo sottile

indistruttibile sogno comune

che ci lega ancora?

Senza conoscere il disegno di Dio

so d’averti amato sopra ogni cosa

so che mi sei stata vicino

bussola delle mie tempeste:

nel cielo di San Lorenzo

sei saldamente luminosa

ed io posso continuare

a vivere per sognarti

e sognarti per vivere.
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Struggente. Più che ad un amore finito, sembra riferita alla scomparsa fisica di una donna. Complimenti. L'orco.

il 17/08/2008 alle 08:17

Grazie Orco
Un commento è merce rara e preziosa..
P.S. fortunatamente è viva e vegeta...
Nino

il 17/08/2008 alle 20:35

Dai versi esce fuori la forza prorompente di un sogno che tende alla personificazione, con uno stato d'animo ricco di ricordi ed emozioni.
Ciao, mati.

il 18/08/2008 alle 00:15

Grazie Mati
sempre lo stesso vento che spira sulla piana di Gela...
ciao
Nino

il 18/08/2008 alle 14:48