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Pubblicata il 30/01/2008
È nel ventre gonfio di una donna nuda
ammorbata dal seme
di chi non ha ne nome, ne voce di se,
ne nozione del male.

Stà nella terra rossa di strade sole,
sciolte dallo strepito
degli stivali che corrono lontani;
e le stille vestono

un corpo violentato da sole e rena;
dintorno, si muovono
le foglie tra scrosci di lame e bastoni;
:animali da soma…

questo sono! senza dar forza al soffio
che nella gola muore.
E l’impeto, che dalla carne si leva
frena l’io di vendetta.

D’istinto, portando le braccia al petto
la figlia d'Eva geme;
fiera, col capo verso il male di mamma
annega il ricordo.
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terra che geme ,paventare il momento del risveglio ,il leone ruggisce al tramonto di un sole ,brama giustizia terra violentata da tutti ,ariele

il 31/01/2008 alle 10:09

il problema è che non è solo la terra ad essere violentata... saluti

il 01/02/2008 alle 17:23

bellissimi passaggi, stupenda nel complesso:D’istinto, portando le braccia al petto
la figlia d'Eva geme;
fiera, col capo verso il male di mamma
annega il ricordo.

il 02/04/2009 alle 19:48

grazie per avermi letto!

il 05/05/2009 alle 19:57