Davanti a me un piatto di pasta,
di carne, di qualsiasi cosa
mi fa schifo,
ho la nausea anche soltanto all'idea
di mettere in bocca qualcosa
masticarla e buttare giù.

La gola è una frontiera
da cui non passa niente,
fatico a digerire anche la saliva,
forse voglio
soltanto punire il mio corpo
per qualcosa
che adesso mi sfugge.

Lascio che uno specchio
deformi il mio corpo
mentre la bilancia
mi racconta un'altra bugia,
anche se per le amiche
non c'è differenza
tra una mia foto e una radiografia.

Allo specchio soltanto due occhi
che cercano la risposta a troppe domande
mentre il tempo avanza
ed io qui chiusa nella mia stanza,
intrappolata nel buio dei miei pensieri,
sono tormentata da problemi inesistenti
nonché inconsistenti
ma non per questo meno insistenti.

Dalla doccia cadono attimi e interrogativi
soffocandomi come mani
che mi tolgono il fiato come ascensori bloccati
...come questo
...come quello
ma cos'è?

Ma cosa c'è che non c'è?
che proprio non va in me?

Ma no non voglio fare la modella
né seguo una moda,
vorrei essere invisibile o...
forse credo che il mondo si fermi
anche solo per un istante ad ascoltarmi.

Uno di questi giorni partirò
senza station wagon ma
con un treno ignoto,
ho già il biglietto nel cassetto
assieme ai sogni
che ho dimenticato tra i golf usati,
come una foglia che lascia l'albero
aspetto il mio vento migliore.

Non preoccuparti,
se senti suonare delle campane
festeggeranno me
non più larva
ma finalmente
un'esile e leggera farfalla
ci vedremo in primavera,
ciao.

Francesca


Dedicato a tutte le ragazze anoressiche.