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Pubblicata il 29/10/2007
Note di dolore
parole di amore
Violetta moglie mia malata,
malata di desideri,
libertà,
voglia di non morire
trascinata sulla tua gonna
e le tue prime rughe,
ancora giovani,
ancora disarmate
non pronte a quel miglior peggio
di noi,
ancora umani.
Un padre,
il mio,
ti chiese di rinunciare all'amore,
volo folle
straziante
per te che dell'alto borgo
eri il gaudio.
Stavolta sei sincera lo so,
ah! che duolo l'averti lanciato
quei soldi quella sera,
ma t'amero,
intendi il mio cuore
e il tuo viso sarà meno pallido
la tua tisi meno delirante.
Fuggiremo da Parigi
e fuggiremo comunque,
ma mai da noi lontani.

Con amore
Alfredo
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che tenerezza ,e quanto era forte il sentimento anche nel momento del declino,lo sguardo rivolto alla profondità del cuore ,forse solo su carta rimane,gran peccato ,ciao ,se tu sei come alfredo ,mi ricredo ,e tiro fondo un bel respiro ,saluto caro ,ariele

il 29/10/2007 alle 12:43

Guarda ti assicuro che essere come Alfredo è difficile (perchè anche la sua storia è tratta dall'opera di Verdi la "Traviata" quindi da un "pezzo di carta"), ma l'amore vero, la dedizione verso l'altro, il guardarsi negli occhi nei momenti difficili esiste davvero, sono queste le cose in cui mi impegno ogni giorno e ogni giorno di più, se poi mi riescano o meno non spetta a me dirlo, l'importante è amare o quantomeno provare ad amare ognuno a modo suo e già questo è stupendo..! Grazie del commento! Matteo

il 29/10/2007 alle 18:25