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Pubblicata il 28/10/2007
Tra un fiotto di sangue,
il verde,
di un'ala di drago
e una mosca appena morta,
nasce una nuova realtà,
nella magia,
in un momento misterioso,
in una pozione di astratta bellezza.
Un dolore immobile trafigge il quadro,
un mondo già descritto
si vede ribaltato.
Un fiore pesante si permuta tra gli uomini
è quell'esperimento
che diventa invenzione.
D'un tratto un sussulto,
un gorgheggio,
brividi lentissimi sulla schiena
e torna la realtà
ora
più modificabile.
Modificata.
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Più vita stregata che alchemica.
Giordano Bruno, Christien Rosenkreutz, Flamel, Cagliostro e tanti altri non sarebbero d'accordo.
N.

il 28/10/2007 alle 14:18

trasformazioni ,fantasie a volte cosi paurosamente reali ,tutto provano ,e modificano ,irrealtà,ciao cate

il 28/10/2007 alle 14:26

Cercherò di ascoltare i tuoi consigli senza dubbio, si sa le critiche sono quasi sempre formative. Per quanto riguarda il sangue è un elemento che mi ha sempre affascinato e che adoro citare nelle mie poesie, infatti se vai leggere le altre l'ho fatto molte volte... Grazie! Matteo

il 28/10/2007 alle 18:07

Grazie del commento! Matteo

il 28/10/2007 alle 18:08

L'auctoritas non mi è mai andata a genio anche se questa poesia non voleva essere una lezione di alchimia bensì voleva trasmettere la possibilità dell'esistenza di una realtà alternativa avvicinabile alla nostra e allo stesso tempo estremamente misteriosa. Grazie comunque del commento! Matteo

il 28/10/2007 alle 18:12