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Pubblicata il 12/07/2002
Delle foglie d'estate
resta il verde elevarsi
ad un cielo ubriaco
di luce, una corale
euforia nel silenzio
del letargo dei venti;
e nessuna che ardisca
vivere per sé sola,
o anelare al crepuscolo
facile, alla poesia
gialla delle sorelle
d'autunno, ansia di morte
eroica sul selciato
dei nostri passi svelti
verso nuove stagioni
dell'anima; e né foglia
d'estate né d'autunno
è il mio freddo resistere
di ramo nudo al nulla
aspettando che il tempo
muto mi parli, o giaccia
tacita la speranza
sopra le mie radici
tradite, su una terra
che non è la mia terra.
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... piange il nudo ramo per le foglie strappate
con dolore le ha consegnate alla terra

Luigi

il 12/07/2002 alle 21:01

Malinconico canto del poeta errante, senza terra.
E' molto bella l'immagine delle "sorelle d'autunno"!
Ciao Fede

il 02/08/2002 alle 15:33