PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/10/2007
affacciato sulla domenica-finestra
il sole si avvolge in spirali
sulla tua mano
che stringe una sigaretta
spezzata.

in questo paesaggio di vento
tutto scivola limpido
macchine come pattinatrici silenziose
lasciano scie immobili
mentre le piante sospirano
e sembrano sagge donne invecchiate
sedute su una panchina
al’ombra dei loro ricordi
con i loro ciuffi di bellezza ovattata.

c’è qualcosa di distratto
e sublime
in questo quadro non ancora finito.

la cornice non serve,
puoi abbandonarti e ridere per un quarto d’ora per un filo d’erba
oppure
consumarti tutto il giorno nel terrore ruvido di una corteccia che sta marcendo.

il punto non è cosa stai vedendo da lì
ma il bacio della consapevolezza morbida
che ti divora e ti abbraccia
ti scalda la schiena e ti riempe di graffi
in questo vortice di follia
che lotta con te mentre fate l’amore
e ti morde l’orecchio al mattino
e ti sussurra ti voglio.

cosa resiste ai tuoi occhi?
cosa rimane dei pensieri delle tue unghie di ieri?
le foglie soffrono mute o godono silenziose in quest’orgia gialla?

le domande sprecate si accumulano come cenere
ed ogni intuizione è solo un altro giro
nel tuo labirinto di rugiada

chi sei non ha più importanza qui
la ricerca di sé e altre cazzate
tu sei qui
qui sei tu
splendido e immobile
guardi l’incendio da sopra un aereo
senza che le urla ti commuovano
senza che il fumo ti strozzi la gola
senza un opinione sul fuoco
cerchi il ricordo del filo spezzato
ma il cervello è schiavo degli occhi
innamorati di un bagliore rosso
lo inseguono ubriachi
senza più virgole
senza pensare a nulla che non sia perdersi
e bruciare d’amore
è solo una brutta metafora
che usano i cattivi scrittori
che non hanno mai
saltato
attraverso le fiamme
della parola.

un altro tiro alla sigaretta
un riflesso di sole diverso
un rumore distante,
come guardare
il mondo attraverso i tergicristalli
e vederlo fluttuare
ad ogni colpo

flip
flap

la vita
ricomincia.

essere da soli e liberi
fai fruttare il tuo nulla
oggi è domenica
e qualcuno insegue qualcosa
e qualcuno insegue qualcuno
e quattorno succede qualcosa
ma tu
e le tue palpebre smerigliate
già lo sapete,
siamo contenitori di vita a lunga scadenza
ma con le tasche bucate,
inutile correre
soffia sul tuo fuoco
e gioca d’azzardo
dimenticare è come ridere
quando i puzzles sono vecchi ricordi
di immagini neutre e occhi di vetro plastificato

corri sul limite della pagina
soffia sulle parole e lasciale alla polvere
un foglio è un arma sottile e affilata
lasciali nel loro limbo rettangolare a struggersi con i righelli,
io e te
quando nessuno ci guarda



salteremo dall’altra.
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Un buon inizio.Dopo ti perdi.Peccato!

il 23/10/2007 alle 07:57

è una spirale..
splendida
rst

il 19/03/2008 alle 18:36