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Pubblicata il 18/10/2007
Che ne sai di una vita,
tra catene inventate
che ti serrano i polsi ed il cuore.

Come nodi scorsoi,
le giornate ,
che ti stringono gola e pensieri,

aspettando

il domani ,come un giorno migliore,

ma ne hai visti a migliaia oramai,

morire come iene ridendo.

Che ne sai di un dolore
che ti passa vicino ogni istante,

come solo per farti paura,

che alle volte ti sembra andar via,
ma ritorna al tuo primo respiro

più vicino, rindondante.


Dio che male.

Che ne sai di un’attesa

che ha stuprato le lancette del tempo,
come a dirti, in un tono beffardo,

ora è tardi,

ed è buio,

anche il giorno si tinge di notte

e

non hai scampo.

( ho provato a guardare nella vita di una persona malata di depressione ,sperando che il suo incubo finisca)
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Morire mille volte, e per mille volte risorgere da quella stessa morte come uno zombie stanco condannato a vivere ancora, ma è in quelle mille morti che si accumula tesoro, e in quelle notti nere che si cerca la nostra stella.

Una poesia coraggiosa, complimenti.

il 18/10/2007 alle 14:31

che ne sai tu
di un campo di grano..?

il 18/10/2007 alle 14:32

bella descrizione di vita-dolore
profonda sensibilità.

il 18/10/2007 alle 14:34

mi piace la forma snella ed elegante
...veramente aspressiva.............

il 18/10/2007 alle 14:54

grazie Cleopa ,una poesia come tante altre,un carissimo saluto,di cuore.

il 18/10/2007 alle 15:24

e tu?,grazie per il commento,un salutone.

il 18/10/2007 alle 15:25

grazie Ilanto è tanto che non ti si vedeva, tutto bene?,spero di si,un caro saluto

il 18/10/2007 alle 15:25

grazie Antonio ,mi piacciono i tuoi commenti,un salutone.

il 18/10/2007 alle 15:26

Mi piace tutta la poesia, ma in particolare sono stati questi versi a colpirmi:
"Dio che male" e
"che ne sai di un'attesa
che ha stuprato le lancette del tempo".

Molto, molto bella, un caro saluto

il 18/10/2007 alle 16:13

purtroppo molti confondono la depressione ocn la tristezza. e sbagliano. la depressione è una vera e propria malattia che esce dalla dimensione della razionalità.

molto belle e inquietante ciò che hai scritto, a presto solenero

il 18/10/2007 alle 16:44

grazie ,in effetti anche a me sembra il pezzo meno peggio,un caro saluto.

il 18/10/2007 alle 16:58

grazie solenero ho piacere ti sia piaciuta,un saluto.

il 18/10/2007 alle 17:00

erroneamente l'approccio solito con chi soffre di depressione è sminuirne l'importanza..quasi che la sofferenza sia sempre un diritto riservato ad altri..patisci un lutto?ok,puoi soffrire..hai un cancro?ok,soffri pure..nessuno si prende la briga di considerare la depressione non uno stato d'animo bensì una vera e propria malattia..è un cancro dell'anima che se non trova cura ti porta a morirne..
hai trattato egregiamente un argomento molto delicato con la tua sempre presente sensibilità e per me che conosco molto da vicino questo dramma è stato consolante leggerti...
sei caro come sempre,un abbraccione,Chiara

il 18/10/2007 alle 17:18

stupendo e veritiero commento,grazie Chiara,ciao

il 18/10/2007 alle 17:45

conosco purtroppo la malattia da te menzionata..
credo sia la peggior malattia del millennio..
poesia toccante..ciao andrea
Stefi

il 18/10/2007 alle 20:49

grazie Stefy,un caro saluto

il 18/10/2007 alle 21:59

io lo so,


conosci me...
il nome mio....?
tu sola sai che veramente credo in Dio....

Battisti Lucio...

il 18/10/2007 alle 22:01

uno dei più grandi cantanti,che canzoni ,che tempi,
ciao senza,un salutone.

il 18/10/2007 alle 22:13

Sei sempre così sensibile Andrea e attento ai dolori degli altri. E questa è così consapevole di una piaga incompresa e durissima. Grazie di averla scritta: è veramente di conforto per chi ha avuto modo di conoscere questa malattia. Un abbraccio speciale.

il 19/10/2007 alle 11:58

grazie Maldestra, ma non faccio niente di speciale.un grande saluto.

il 19/10/2007 alle 12:57