PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/10/2007
Napule sè cagnata, pure o vico chiù antico è stato cancellato, a chelli parte passa l'autostrada.
Ma a Napule chello cà chiù fà male...è a gente ,frati e sore, nemici e senza core.Agiuventù è bruciata,a 15 anni persa mieze e droghe.Grazie al progresso e all' emancipazione...morene comme e mosche stì guaglioni.
Ma chesta civiltà che cià purtato?
sulamente a rimpiangere o passato.
quando o popolo era assai chiù ignorante, però teneva core e sentimento.
quando se faceva all'ammore, o giovedì e a rummenica sotto all'uocchie de genitore
mò si convive alla luce del sole ,
sesso ammiscato senza pudore.
E basta mò!
stà Napule ca sè cagnata,
facimmela turnà comme e nà vota.
facimme pazzià stì creaturelle,
che cavallucci a dondolo .
e nò che rivoltelle.
Lavammece stì facce, aqcua e sapone.
Scetammece a matina,
cù nù segno da croce e Dio vicino.
abbasta nà preghiera pe ce vulè chiù bene.
si a voce e popolo è voce e Dio
Napule è nata comme a nà poesia.
e nà poesia nun more .
rimmanesempre chiusa dinte o core.
L.A.
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non é Napoli che è cambiata ,Annarella,sono i tempi,
l'evoluzione( mi vien da ridere) , pensa cent'anni fa non si moriva all'uscita delle discoteche, non c'erano le macchine, neanche le discoteche, non c'era la droga, insomma Annarella questo è' PROGRESSO , nel bene e nel male e dobbiamo anche se a malincuore accettarlo,bella la poesia,un caro saluto.

il 02/10/2007 alle 18:35

non ti sbagli Vincenzo,hai detto giusto ancora non abbiamo toccato il fondo, ma non ci mancherà ne il tempo ne il modo,ciao

il 02/10/2007 alle 18:46

amico caro, 100anni fà c'erano sia droga che altro!
oggi c'è la tolleranza, il cinismo, la libertà di religioni,che hanno messo Dio da parte.Lui protegge le sue creature,Napoli rimarrà la più bella delle sue poesie,nonostante si continui a infangarla.leggi la mia prossima...a legge i Dio,medita se 6 credente! un bacio annarella.

il 02/10/2007 alle 21:24

come ti sbagli amico mio,e come 6 critico.
io sono fiera di essere napoletana,come lo sono stati i più grandi artisti,non citare il popolo meridionale,cita il..mondo nessun paese escluso.il fondo riduce a icona solo le menti inette,
avere fede ,,ingrandisce gli umili.grazie per il commento che non condivido.annarella

il 02/10/2007 alle 21:36

Ciao, nannaré!!!
Bellissima Poesia. Con la P maiusola.
Tu hai descritto non solo Napoli e i napoletani ma,
tutto 'u munno!
Con questo non dico altro se non di prendere atto che il mondo evolve e noi siamo parte della natura
in esso contenuta e nulla possiamo se non rimpiangere ciò che di buono c'era.
L'epoca del "sentimento" si sta estinguendo.
Quelli che riescono a mantenerli, i sentimenti, è perché non sono coinvolti dal mondo esterno ma, riescono a "manovrare la vita" con il proprio "Sé" che evidentemente se ne sono impadroniti e non schiavizzati da bandiere o falsi Dei.
Un caro saluto,

Zio Gianni

il 02/10/2007 alle 21:36

... Nannaré... quanto ho scritto è avvenuto in contemporanea con la tua sopra.
Non potevo averla letta, nello stesso minuto.
Potenza della natura??????
Ciao
Zio Gianni

il 02/10/2007 alle 21:41

Discri si è lasciato andare , pur apprezzando la tua poesia, dicendo quello che tutti pensano di Napoli.
Su questo, carissima Annarella nun ce piove. Purtroppo!
Tutti sanno e sappiamo quello che accade.
Non parliamone in questo luogo, credetemi io che
dopo tre anni 3, ho mollato il blog di Beppe Grillo prima dei vaffanculo suoi ci ho mandato lui e i suoi grillucci stridolanti.
Le valutazioni sociali e politiche portano solo odio.
Descriviamole pure, ma in RIMA e con il cuore aperto.
Anche cose toste purché costruttive e saggie.

Ciao
zio

il 02/10/2007 alle 21:51

io sò nata inde a nù vascio, me sentevo nà regina fora a porta pazziavo senza scarpe e cazettini.
nun tenevo nà curona ,nun parlavo l'italiano, ero solo scavezona ,ma nun me spaventava nù blasone ...sò rimasta tale e quale e nisciuno si me pogne me fà male .

il 02/10/2007 alle 23:13

o zì, accetto tutto!ma devo difende ciò che mi appartiene valga o meno per altri
(o sangue vò dicere e nù vò sentere)chi non sbaglia ...scagli la prima pietra!siamo nella stessa barca e nessuno sà nuotare o nasconde il salvagente agli altri.io fortunatamente resto a galla leggiadra sulla mia poesia.un bacio affettuoso annarella.

il 02/10/2007 alle 23:33

scusami se ti conosco poco devo ancora scoprire tanti poeti. dammi tempo e leggerò le tue liriche sono sicura che vali per come leggi e commenti.grazie annarella.

il 02/10/2007 alle 23:39

leggi la prossima prossima edizione dedico a te il mio pensiero.o vascio d'annarella.

il 03/10/2007 alle 09:36