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Pubblicata il 30/07/2001
Pulsi nelle vene come stretta che consuma
finche' occhio dilatato non si spegne, ch'e' finita,
pietra che fiorisce sulla sabbia, nella schiuma
di quel mare immenso ch'e' l'amore di una vita;

Sento come un vento dentro il vuoto dei pensieri,
ho terrore d'esser pago di me stesso, e meno a lei
sol che s'inabissa nei meandri carcerieri
ansioso di riuscire e di capire i tempi miei.

Dammi la tua mano, tra le vie delle tue dita
scivola la goccia verso il nostro firmamento,
lacrima di pianto, perla intenerita
lacrima di gioia per il nostro sentimento;

Camminiamo allora lungo il vortice scavato
guardando noi oltre quei vetri gia' appannati,
bimbi in una favola, e il finale disegnato
noi ora grandi insieme,e i nostri sogni gia' scordati.
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