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Pubblicata il 17/09/2007


Posso genuflettermi, signore,
prostrarmi alla sua magnificenza,
lei solo sa cosa sia l’indifferenza,
e voglio portarle il meritato dono
fatto di gratitudine all’insofferenza
che stilla dopo stilla m’ha iniettato
nella vena diluita d’amarezza
dove scorre la riconoscenza, - a lei,
che di fatto sa mentire, spacciare
un vetro per diamante, invertire
la manica con l’asso, tracciare un quadrato
col compasso; e posso ringraziarla
per davvero, adagiarla sopra un piedistallo,
allorché i fedeli in processione
faranno fioretti scambiandola per santo,
- oh, sante, sono le menzogne quando
dietro il vetro degli occhiali le nascondi
o dentro una nuvola di fumo
che libera spirali di domande,
a cui persuaso dallo specchio rispondi:
“Son Grande; spaccio per sacro
il profano e mi compiaccio,
e dia del Lei alla mia Perfezione”



Rosanna Spina
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ti sei fermato troppo presto nelle versioni...
vai pure avanti
son curiose

il 18/09/2007 alle 08:35

Ferma-tA, sono RosannA, e tu?

Mi sono fermata perché dopo di questa me n'è venuta da scrivere una nuova;

ti ringrazio per esserti soffermato a curiosare, spero di non deluderti.


Un saluto di benvenuto, o benvenuta?


Rosanna

il 18/09/2007 alle 10:40

sul sesso sono ancora indecis.

non sono megalomane io...

scusami ma non avevo letto
Rosanna Spina

e l'avevo letta al maschile

il 18/09/2007 alle 12:35

tanto non m'importa, però ho letto un po' dei tuoi commenti, direi che sono attenti e intuitivi come quelli di una donna, sintetici ed equilibrati come quelli di un uomo. ora vedi tu!

Rosanna

il 18/09/2007 alle 17:47