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Pubblicata il 27/07/2007
La quiete è ormai turbata,
da tempo ormai
si respira aria putrefatta
da gesti abietti,
ma ora tu,
fiore dei miei sensi,
la mia anima punta
ti contempla,
contempla la tua sconvolgente bellezza,
fatta di elementi afrodisiaci,
momenti puri
e tristi sensazioni mai provate.
L'étere non osa sfiorarti,
ti accarezza,
ti porta sulle sue strette ali
fino alla realtà buia,
che con un sorriso di ingenuità
colori di un'aura accecante,
indelebile,
insostenibile
agli occhi miei,
effimero essere.
Sei fiore di gennaio,
un pugno nell'occhio gelido d'inverno,
sei luce di occhi ciechi di assurdo amore,
che si perdono
in infiniti,
inviolabili attimi,
di assolute eternità.

A mia sorella.

Matteo
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Devi sapere che mia sorella ha un anno e mezzo ed è nata in una situazione non facile, è comunque una bambina bellissima e il solo starle accanto mi provoca davvero una tempesta di sensazioni incredibili estranee anche all'amore stesso. Grazie dei bei complimenti (noto lusingato che non mancano mai!) e della rara profondità dei tuoi commenti! Grazie ancora! Matteo

il 17/08/2007 alle 16:17