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Pubblicata il 19/07/2007
Vedo le mie spalle languide,
la strada percorsa è un bivio,
continuo,
interminabile,
dispersivo.
Gli occhi hanno visto avidità,
la cupidigia li ha resi grigi,
la mente corta si inerpica tra mille desii.
Nulla può contenere lo strazio,
nulla di possibile a un dio.
Le libertà violate,
ho visto,
comparire lingue di fuoco,
ho visto,
giustizia,
non ho visto.
E' non finita questa ascesa,
il declino non si allontana
e vedo lontana una barca di vetro,
mi trasale un respiro poco profondo,
non affogo,
lì nell'avvenire,
tutto è roseo e cristallino;
l'acqua salata mi rimane negli occhi.
Ora vedo tutto a testa in giù,
mi rendo conto che non è facile restare,
è come un deglutire noi stessi.
Ma tornerò ancora,
lì nel'avvenire.
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