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Pubblicata il 30/06/2002
Stanotte
è tornato
il nostro primo cielo:
ricordi?…
Quella notte
le stelle,
tante, troppe
per un marzo milanese,
illuminavano
appena un poco
le nostre prime passeggiate
e quando guardavo
i tuoi occhi
grandi
ed assenti,
come rapiti
da un sogno,
io
vedevo
la Luna…
La Luna finalmente,
quella notte ormai lontana,
sembrava aver deciso
di svelare i suoi segreti,
si mostrava tutta intera
e abbracciava la città.
La città, Maria Grazia,
eravamo noi due,
e a St.Ambrogio,
nei pressi della vecchia Università
neppure un’auto stanca
o un alito di vento
vennero a violentare
la nostra intimità.
Stanotte
quel cielo
è tornato...
I giorni passano,
Maria Grazia,
e noi ci illudiamo
di poter dimenticare…
Mi hai chiamato,
proprio oggi,
e mi hai detto che ti manco,
che anche tu in fondo rimpiangi
la nostra danza
ribelle e docile
al ritmo erotico
della passione…
Ma lo hai
deciso
tu.

Ci siamo entrambi
lasciati andare,
ma poi è arrivata
una calda domenica:
hai pensato a lungo
e hai pensato da sola…
Il tuo passato,
i tuoi ricordi
hanno ucciso
a tradimento
il chiarore
di quella Luna piena
che serena
risplendeva,
spogliata
dei suoi
inquietanti
misteri.

Stanotte
è tornato
il nostro primo cielo:
credevo fosse estinta
la mia malinconia…

Tonight I’m looking at our first sky,
and it’s still time to cry…



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