Tu non sai, adesso,
qual mani, in amorose cure
stringano, di te,
in estasiata ammirazione
la tenerissima umanità
su questa terra apparsa
nel temporale ciclo
immessa
della tua vita
per lor grazia e virtù
creata
e per natura tua
intrapresa.
Non sai qual cuori
in trepidante allerta
in gioiosa attesa,
nutrendoti,
irrorino ogni lor succo
al preziosissimo virgulto
ch’è la materia
del tuo profumo
frutto maturo
dell’armonico vincolo
anima dell’unico
amor vero e
di tal nom degno
che i tuoi genitor
un giorno saprai
han donato a te,
Sofia,
a guidar con dolcezza,
seguir con allegrezza
i lor petti, le lor mani
la tua strada
sul futur,
pel miracolo d’amor
aperta.