Ciao Er!!!sei mancato da queste parti sai?
hai mai pensato davvere di scrivere il tuo necrologio?io qualcuno per me l'ho trovato ma,o sono davvero troppo ironici,o tremendamente tristi....bisogna davvero deputare altri per leggere chi siamo stati?
Ho elaborato qualcosa riguardo alla tua idea ma...non so...
un abbraccio,Chiara
C'è un bellissimo libro "Spoon River" che, in poesia, scrive gli epitaffi di tanti personaggi. è molto bello ed è con la traduzione a latee.
Il mio necrologio non lo potrò mai scrivere.
Al più, appunto, il mio epitaffio.
Ma vorrei esser dimenticato a breve.
Sono molto contento della mia data di nascita al punto che mi piacerebbe andarmene nello stesso giorno.
Scrivimi.
Un bacio.
Er
splendido ossimoro (non mi riconosco/ sono [la luce] )
Vedere i contorni non basta a riconoscersi, siamo in perpetuo e impercettibile mutamento. Ma essere la luce è al di là di ogni forma, è pura entità dello spirito.
Ottima sintesi.
Rosanna
E infatti quello cui aspiro, mia cara.
Et lux perpetua... o mi sbaglio?
Se dovessi leggere il mio necrologio, non sarei più di questo mondo delle tenebre (che servono per evidenziare la luce e, quindi, gli oggetti. De umbris idearum di Gordano Bruno, ti dice nulla?).
Grazie cara amica per il commento e per avermi dato lo spunto per chiarire... il mio programma...
N.
C’è fede, ma vorrei coglierci la speranza del tuo oggi.
Un saluto, mati.
D'accordissimo con Tulipano da noi si leggono: nonno ,padre ,marito esemplare o nobildonna........
insomma tutti buonissimi , bellissimo Haiku Prof,
buona domenica
se sei la luce, che forma ha lo spazio che occupi?
E se non sei ombrofobo, ti diverti un mondo con le sorprese delle ombre.
Bene!
Ho scritto qualcosa su un necrologio (che non leggerò perchè la Luce mi mpedirà di farlo, forse) e non un epitaffio alla Spoon River.
Il senso è che nel necrologio si sintetizzano banalità nelle quali non mi riconoscerò e, penso, chi lo dovesse ordinare, non saprà Chi io sia ora, a differenza di qualche anno fa... Quindi: un estraneo perfetto nel quale non mi riconoscerei.
Ma non è importante.
Il gradevole è che qualunque cosa o frase o espressione si usi, per chi è andato via da questo mondo (per ritornarvi soto altro corpo e persona = maschera, in latino), ha poca, scarsa importanza.
L'importante è, appunto, rivedere la Luce nella sua giusta proiezione.- Perchè fa' le ombre delle I-Dee...
Totò... 'A livella!
Un grande.
"Scupatore" o nobile, è roba da vivi; quando si è seri, si appartiene alla M-Orte!
Grazie e un caro abbraccio (ma ne ho inviate 4 di poesie...)
Er
Non ho fede: non ho la speranza tra le mie categorie mentali.
Solo certezze.
Come quella della morte e della luce.
Grazie e un carissimo abbraccio, dolce mati.
Er
Cornuto nessuno?
Puttana, nemmeno?
Cornutissima?
Ladro? Assassino? Imfedele?
E la verità dove risiede, allora?
Neanche sui banchi di una chiesa...
Scusa, ma pare sia la norma...
Un abbraccio forte da un serissimo Er
Se sono nella luce...nessuna ombra accanto a me. Non ne proietto.
Sembra che questo si ail mondo delle ombre, per dirla con Pico della Mirandola; perchè qui si stagliano e si individuano e se ne dà loro importanza.
Non sono ombrofobo. Ti diro: sono un uomo che non ha paura di niente, di nulla.
Nel vero senso della parola.
Srano?
No. La vita mi ha portato a questo. C'è gente che vive nel terrore, negli incubi, nelle paure più strane.
Io no.
Aspetto il passaggio con molta serenità.
Grazie e un caro saluto.
Er
Grazie.
Ma perchè due giorni?
Mi incuriosisci...
Là... mi mancherebbe il gelato di cioccolata, che adoro.
Er
segno di voler guardare oltre ,er, padrone anche del dopo,se mi illumino d'immenso mi vedo,e non sono necessarie le parole,un caro saluto ed una buona nottata,cate
Una ottima interpretazione al di là... dei versi.
Grazie e una buona giornata.
Er
"I guerrieri, quelli della luce, mirano a raggiungere lo stato di consapevolezza totale per sperimentare tutte le possibilità di percezione che l’uomo ha. Questo stato di consapevolezza implica perfino una morte alternativa"
E tu Er usi la poesia come ulteriore filo di luce della percezione.
Sergio
Ti ringrazio del bellissimo commento, caro Sergio, che dà una chiave di lettura non comprensibile a tutti.
Infatti, scrivevo nei vari commenti, la M-Orte è un Nascere in M. Per rinascere, si deve morire.
Solo un mutamento di stato, nella Luce e per la Luce.
E si avvicina il gran giorno (che, se non erro, è proprio a fine mese).
Un abbraccio
Er
A prescindere dal colore, anche della pelle (in quel senso non sono razzista): hai rotto il cazzo.
Er
Cosa "si faccia" durante quello status, non so dirtelo e se lo sapessi, non lo direi.
Mi sembra un momento del percorso che abbiamo iniziato tanto tempo fa assumendo una forma di vita diversa.
Dovremmo cercare di ricollegarci al nostro passato. Infatti oggi viviamo per quel che siamo stati e gettiamo il seme per le prossime esistenze.
Una delle ragioni per le quali la sofferenza e il dolore sono visti come momenti di espiazione per una vita futura migliore che, per me, non si realizza durante la morte, ma in una successiva esistenza. E a volte paghiamo per torti fatti... secoli fa.
Possibile?
Può essere.
Grazie del commento. Oggi ne ho tre nuove...
Er
Sono già sul sito. Ma devo chiudere. Un folle mi scrive 60 messaggi e commenti strampalati.
Er