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Pubblicata il 03/06/2007
Oh sperduta bellezza
che talvolta illudi
nelli di lei grandi occhi
dimorar
non giova pensar a cosa alcuna
quando il cuor di te lacuna,
Tu che lontan
dai miseri pensieri
ed abbiette usanze tieni
sù per le superne cerchie
nell'innalzar l'animo
l'infame peso revochi
perchè dilegui
e non perduri
nell'incanto
che i begl'occhi ritraeva?
Con lesto scintillar d'occhi
a sopir brigheresti ogni lagno impresso
del guardo mio
il subornato piglio
aprir sentirei allora
nel duro oblio
un canto
accorderebbe un balsamo speciale
lo spirto tuo incarnato
di premmurose scorse a te care
che di guarir subito avrei beneficiale
ma tu sempre dispàri
lasciando i volti uguali
consueti ordinari
d'anonime insulse virtù
abbonda senza te
il dozzinale
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