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Pubblicata il 30/05/2007
Trovasti porto sicuro
dietro spalle grandi
e ruvide mani
incurante alla dura insolenza,
nei rar comuni momenti,
colpente non sol l'udito
ma 'l ventre e 'l naso.

D'ori e perle il finto amor e
gabola amara l'accender passione
in uomini e donne di perduto onor;
ti piegò a sè
l'incolta vita mannara
stolida strada e
menzognera gara
di frode e seduzion.

Io non credei ai dinieghi tuoi
ma or che il futuro racchiudi
nei segreti confini,
ch'io mai violai,
e l'olimpica silouette
pavesar vedo
piango la testarda miseria
della mia illusion.

Le minute mani più
di veder mi beerò
che l'acerbo seno
è sorto lontan da me,
e chissà in qual luogo dunque,
e a chi spetterà dei tuoi mali curar?


Piatto il fiume scorre sotto ai miei occhi
dorme l'uomo a guardia del ponte,
ti prego rimani,
o non avrò domani.
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